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A Milano l’aperi-master per lanciare un nuovo corso al Politecnico

[didascalia fornitore=”ansa”]Un’aula del Politecnico di Milano[/didascalia]

Giovani laureati e studenti under 29 degli atenei milanesi si sono incontrati in un pomeriggio di orientamento all’insegna dell’ambiente, delle nuove tecnologie e delle molte aree tecniche che fanno parte del mondo di Eni, in un clima allegro e formativo in cui hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino le possibilità di sbocco del loro curriculum di studi e avere un ‘assaggio’ del percorso di alta formazione del master in Energy Innovation che Eni ha organizzato per il prossimo anno accademico. I giovani partecipanti sono stati individuati sulla base del loro percorso di studi, tra ingegneria, fisica, chimica e chimica industriale, e in base al merito dimostrato nel raggiungimento degli obiettivi: una votazione non inferiore ai 100/110 e una buona conoscenza della lingua inglese.

L”Aperi-master’ è l’iniziativa di Eni in partnership con il Politecnico di Milano per lanciare un nuovo corso per il prossimo anno accademico. L’iniziativa si è tenuta a Milano, all’interno di ‘Smart Town’ in Corso Buenos Aires, il temporary store di Eni Gas e Luce inaugurato in occasione del Fuorisalone di Milano 2018, che resterà aperto fino al prossimo 31 luglio.

E sono stati 36 i giovani intervenuti a ‘Smart Town’ (tra cui una decina di ragazze) prendendo parte ad una serie di dimostrazioni pratiche sugli ambiti di applicazione delle varie materie previste dal master e hanno avuto l’opportunità di incontrare i recruiter del colosso energetico che hanno dispensato consigli e suggerimenti per creare un curriculum vitae efficace. Hanno anche potuto conoscere alcune delle metodologie e delle logiche di selezione direttamente dagli addetti ai lavori. Infine hanno appreso il programma vero e proprio del master, al quale potranno accedere 25 di loro, che prenderà il via dalla fine del prossimo novembre al Politecnico di Milano.

Il percorso di alta formazione durerà un anno, prevede un primo periodo di nove mesi in cui i ragazzi seguiranno delle lezioni in aula mentre gli ultimi tre mesi saranno dedicati a project work/lavoro in azienda e verranno affiancati da esperti e impegnati direttamente nelle attività operative, nei centri di ricerca o nei siti industriali in cui dovranno mettere in campo quello che avranno imparato nei nove mesi di studio.

Tra gli organizzatori c’è molto ottimismo: “Questo master ha molto appeal per i giovani più curiosi, appassionati di scienza e di quello che la scienza può fare per il nostro sistema. Per quei giovani che vogliono fare ricerca applicata con degli obiettivi industriali ben definiti”.

L’idea è quella di offrire ai ragazzi una sorta di anteprima del programma che andrebbero ad affrontare se decidessero di intraprendere questo percorso: “Vogliamo far conoscere ai giovani questo master – spiega Paolo Pollesel, renewable energy & environmental R&D vice president di Eni – perché siamo convinti che questo tipo di formazione sia una vera novità. A differenza di altri eventi formativi che abbiamo già organizzato e sono già partiti, questo master non è un approfondimento verticale su una disciplina specifica, quanto piuttosto un corso che affronta trasversalmente tutto il mondo dell’energia e del sistema energetico”.

E poi la sfida per il futuro è centrale, sottolinea Pollesel, “attualmente il sistema energetico si basa ancora sulle fonti fossili, ma la tendenza è verso un sistema in cui le fonti rinnovabili saranno predominanti, accompagnate da altre fonti alternative. La grande sfida è quella della decarbonizzazione del sistema energetico, cercando di ridurre al massimo le emissioni di Co2”. Durante il periodo di transizione al nuovo sistema, si potrà “sicuramente puntare sul gas naturale che, tra le fonti fossili, è quello che comporta le minori emissioni di Co2 rispetto al petrolio e soprattutto al carbone, che è certamente più impattante”. Ma allo stesso tempo, sottolinea Pollesel: “Stiamo lavorando per sviluppare tecnologie sempre più avanzate ed efficienti per sfruttare l’energia rinnovabile, nel campo del solare, dei biocombustibili e della chimica verde”. I giovani con competenze sono dunque necessari ”soprattutto se sono abituati a pensare in termini di creatività e di innovazione”.

Ed è proprio “questo lo scopo del master che ha una valenza molto trasversale. Sono certo che potremo attrarre una platea davvero interessante di persone”, conclude Pollesel.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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