Il 25 aprile, giorno della Liberazione, Napoli si è svegliata con dei manifesti di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa con le foto capovolte. L’azione è stata rivendicata dagli attivisti del centro sociale “Ex Opg – Je so’ pazzo”.
I vari manifesti sono stati affissi in punti strategici della città, infatti anche la posizione non è stata scelta a caso. I manifesti con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara sono infatti stati posizionati sotto le lapidi in città a memoria dei martiri delle Quattro Giornate.
Una decisione che ha già una sua spiegazione, ma che è stata poi sottolineata dalle scritte che hanno caratterizzato i manifesti fotografati e postati da tantissimi napoletani. Vediamo insieme che cosa è successo.
Il 25 aprile, giorno della Liberazione, a Napoli sono stati affissi dei manifesti con i volti capovolte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del presidente del Senato Ignazio La Russa, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’azione è stata rivendicata da un gruppo di attivisti del centro sociale “Ex Opg – Je so’ pazzo”.
Questi sono stati posti in prossimità delle lapidi presenti in varie zone di Napoli per ricordare i martiri delle Quattro Giornate, rivolta popolare tenutasi tra il 27 e il 30 settembre 1943 e che si concluse con la cacciata dell’esercito tedesco. Riportato sui manifesti il volto di Giorgia Meloni è accompagnata da una scritta “Pronti! (a rovinare il paese)”.
Sopra gli altri manifesti le scritte di augurio per il 25 aprile sono accompagnate, nel caso di La Russa, dalla dicitura “dal presidente dei nostalgici”, per Valditara “dal ministro dell’umiliazione e della repressione” e sulla foto di Piantedosi troviamo la scritta “dal ministro delle morti in mare”.
Gli attivisti del centro sociale ‘Ex Opg – Je so’ pazzo’ hanno rivendicato l’azione dei manifesti capovolti a Napoli, in occasione del 25 aprile, giorno della Liberazione. Questo gruppo di attivisti ha poi espresso il proprio dissenso nei confronti del governo attuale, definito come “il governo dell’odio”.
In un messaggio molto semplice, gli attivisti hanno sottolineato che Napoli è e sempre sarà antifascista, e che la città ripudia il governo attuale. In particolare, il 25 aprile rappresenta una giornata di grande importanza, in cui si ricorda il sacrificio dei partigiani e di centinaia di migliaia di donne e uomini che si sono organizzati coraggiosamente per liberare il paese dal nazifascismo.
Gli attivisti hanno sottolineato che quest’anno in particolare, la giornata del 25 aprile ricopre un significato e un’importanza diversi, in quanto siamo nel
“anno del governo dell’odio”,
il governo più a destra nella storia della Repubblica italiana.
Infine, gli attivisti hanno invitato tutti a partecipare al “corteo antifascista” che si terrà questa mattina a Napoli, partendo da piazza Garibaldi. Questo appuntamento rappresenta un’occasione per ribadire l’importanza della lotta contro il fascismo e per difendere i valori della democrazia e della libertà.
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