La siccità sta mettendo in ginocchio tutta la penisola Italiana. La preoccupazione per la mancanza dell’acqua sale sempre di più, allargandosi ai supermercati.
L’allarme della siccità sta buttando giù tutta l’Italia, specialmente a causa del caldo insopportabile che non accenna a diminuire, con i suoi tremendi aloni africani ed il sole cocente sulla testa di tutti gli italiani, indipendentemente dalle regioni.
Costretti a sentire nuovamente le “zone rosse” per ora limitate solo in Lombardia, la situazione acqua continua sempre più ad aggravarsi, lasciando perplessi anche e soprattutto gli agricoltori.
Cosa ne sarà dell’acqua in bottiglia?
A causa dell’allarme, la necessità dei vertici delle grandi aziende ha sentito il bisogno di esprimersi, naturalmente, chiarendo dubbi e perplessità , oltre che paure e incomprensioni da parte di tutti i cittadini.
Infatti, gli apici delle grandi imprese come quello della San Pellegrino, nonché Levissima, ha dichiarato che la priorità del marchio è quella di prestare la massima attenzione alle sorgenti ora più che mai alquanto importanti.
Il vicepresidente di Mineracqua ha invece detto:
“Generalmente i percorsi sotterranei delle acque minerali raggiungono profondità rilevanti, anche di diverse centinaia di metri, impiegando decine di anni”
Rassicurando la stragrande maggior parte delle persone, preoccupate per la situazione che sembrava esser critica persino nei supermercati.
“Nel suo viaggio sotterraneo l’acqua si depura gradualmente e a contatto con le rocce si arricchisce di sali minerali, che conferiscono le caratteristiche proprie di ogni tipologia di acqua”
Ha chiarito il vicepresidente, poi, tenendo particolarmente ad evidenziare e così tranquillizzare l’opinione pubblica già nel panico. Di fatti sembra non si corra il rischio che possa esserci qualche problema con l’acqua in bottiglia.
Allarme siccità in tutta Italia
Se inizialmente le zone rosse si estendevano solo nell’aria della Lombardia, pian piano iniziano a superare i confini delle diverse regioni. Roma una delle più recenti colpite, l’allarme si allarga per l’acqua potabile in giro per la città.
In alcune parti della città non si può escludere «il razionamento diurno dell’acqua», ovvero la chiusura dei rubinetti anche di giorno. «In alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne» – ha detto Curcio.
Avremo anche dei momenti in cui l’acqua arriverà e probabilmente arriverà tutta insieme.
Per il ministro «dobbiamo operare per risolvere strutturalmente il problema dell’acqua e aumentare la capacità di captazione».
È la volta del Veneto, poi, situazione alquanto critica anche per la pesca di cozze e vongole. “La situazione è drammatica: adesso siamo in difficoltà” ha detto il governatore Luca Zaia. Il Veneto è stata infatti la prima regione a richiedere lo stato di emergenza allo stato.