Nella serata di domenica, a Roma, un giovane ragazzo di origine bengalese è stato travolto da un pirata della strada mentre era bordo del suo monopattino. Purtroppo è deceduto subito dopo l’impatto, inutili i soccorsi del 118 che sono giunti sul luogo della tragedia.
Sul drammatico incidente stanno indagando gli agenti della polizia locale del Gruppo Cassia, i quali hanno raccolto le testimonianze e preso i rilievi di rito per capire al più presto la dinamica, anche grazie all’ausilio di filmati di alcune telecamere di video sorveglianza presenti nella zona.
Ennesimo incidente verificatosi domenica sera a Roma, dove il protagonista, ancora una volta è il monopattino. Una tragedia dove ha perso la vita un giovane bengalese di 24 anni, Marco Mannage.
Quest’ultimo, poco prima dell’impatto aveva contattato telefonicamente la madre, dicendole di stare rientrando a casa. Subito dopo il ragazzo, mentre era in sella con il suo monopattino, è stato urtato da un furgone. Secondo alcune testimonianze, il conducente del veicolo avrebbe avvertito i soccorsi e poi si sarebbe allontanato con il mezzo, senza alcun tentativo di soccorrere il ragazzo riversato per strada.
Solamente oggi, il pirata della strada si è costituito agli agenti della polizia locale del Gruppo Cassia, un italiano di 26 anni, il quale si è giustificato alle forze dell’ordine di essere fuggito perché ha avuto paura. L’uomo è indagato per omicidio stradale, ma potrebbe essere anche accusato di omissione di soccorso.
Sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia locale del Gruppo Cassia e l’ambulanza del 118. Gli operatori sanitari, purtroppo, una volta giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Chandima è la mamma del giovane bengalese che domenica scorsa a perso la vita a bordo del suo monopattino. La donna ha raccontato l’ultima chiamata avuta con il figlio Marco, poco prima di essere travolto dal furgone, che a detta degli amici della vittima, i quali hanno assistito all’incidente, andava a grande velocità, oltre i 120 chilometri orari.
“Lo avevo sentito poco prima e mi aveva detto ‘Mamma sto tornando a casa’. Poi mi hanno chiamato i suoi amici: Marco ha avuto un incidente. Pensavo si fosse rotto una gamba. Invece mio figlio non c’è più”.
Queste le parole della sua mamma, distrutta dal dolore. Il giovane bengalese il prossimo 30 maggio avrebbe compiuto 25 anni. Gli amici raccontano che ha lottato tra la vita e la morte per circa mezz’ora, poi ha esalato l’ultimo respiro.
Chi lo conosceva bene racconta di lui come un ragazzo molto legato alle origini del suo paese, al punto tale di aver creato una squadra di cricket, il Rome Young Boys, dove giocava con il numero 48.
Un amico ha raccontato il momento della tragedia, dal quale ha assistito dal balcone di casa, dove Marco aveva trascorso la serata in compagnia di una pizza. Si era fatto prestare il monopattino data la tarda ora.
Purtroppo sono tanti nel nostro Paese gli incidenti, spesso mortali, a causa del monopattino. Il mese scorso il ministro per le Infrastrutture, aveva presentato un nuovo decreto riguardante delle misure importante per il mezzo a due ruote, introducendo il limite di velocità di 20 chilometri orari.
L’obiettivo è contrastare le tragedie sulle strade italiane e diminuire i numeri degli incidenti. Il giovane bengalese di 24 anni, deceduto nella Capitale, è la sesta vittima in due anni a Roma, a causa del monopattino.
Dall’inizio dell’anno, invece, è la 58 esima persona a essere coinvolta in tutto lo stivale. Numeri davvero preoccupanti e che per tale motivo hanno portato il vice premier, Matteo Salvini, a rivedere il codice della strada con un pacchetto di misure di emergenza da portare a buon fine entro la fine dell’estate del 2024.
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