Eccezionale ritrovamento artistico a San Casciano dei Bagni, in provincia di Firenze, dove 24 bronzi sono stati ritrovati in acqua.
Le statue sono state datate fra il II secolo a.C. e il I secolo d.C. e la notizia è stata diffusa dall’archeologo Jacopo Tabolli, che ha guidato la ricerca.
Una moderna Riace la frazione di San Casciano dei Bagni, in provincia di Firenze, che in queste ore è stata teatro di un ritrovamento davvero eccezionale.
Sono 24 le statue di bronzo di raffinatissima manifattura, emerse dalle acque di una grande vasca romana.
L’archeologo Jacopo Tabolli ha guidato il progetto dello scavo ed è stato proprio lui, insegnante all’Università di Siena, a diffondere la notizia ai media.
“questa scoperta cambierà la storia”.
Protette per 2300 anni dal fango e dall’acqua di altissima temperatura che si trova nelle vasche sacre, le statue si sono conservate benissimo.
Stando ai primi dettagli emersi, alcune sono alte circa un metro mentre le altre sono più basse, tutte di raffinata fattura e realizzate probabilmente da artigiani locali.
Datato fra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., il tesoro è davvero incredibile e ora gli archeologi si stanno occupando del trasporto in un luogo sicuro per poter analizzare ogni pezzo con cura.
I 24 bronzi erano immersi completamente nel fango e questo ha contribuito al buonissimo stato di conservazione ma ora, prima di essere esposti in museo verranno accuratamente analizzati dagli esperti come testimonianza di un’epoca lontana.
Fra le figure rappresentate abbiamo fanciulli, matrone, imperatori e divinità. Gli scavi hanno portato alla luce quello che sembrerebbe essere un deposito votivo ma oltre ai 24 bronzi sono emerse tantissime monete.
Ancora, sono stati rinvenuti oggetti ex voto, ovvero dati in dono alle divinità.
Tutti gli oggetti sono perfettamente integri.
Il direttore generale dei Musei del Mic, Massimo Osanna, ha affermato che questa scoperta è la più importante dopo i bronzi di Riace.
Anche il ministro della Cultura Sangiuliano è entusiasta:
“Un ritrovamento eccezionale”.
La Toscana è da sempre terra di ricerche archeologiche, in particolare la frazione di San Casciano dei Bagni poiché è il principale luogo di culto romano legato alla sacralità delle acque.
Il ritrovamento di oggi è una conseguenza proprio di queste ricerche iniziate nel 2019, che il mese scorso hanno portato alla scoperta di un antico Santuario, luogo dove l’amministrazione comunale ha autorizzato gli scavi.
Tesori di inestimabile valore stanno emergendo dal fango come appunto i 24 bronzi.
Il complesso di epoca romana innestato su precedenti strutture etrusche si trova vicino al Bagno Grande, dove c’è la sorgente principale di questa zona ricca di acque benefiche e caldissime.
Le sorgenti termali sono in realtà 42 e l’acqua scorre a una temperatura di ben 40 gradi, condizione ottima per la conservazione di tutto ciò che è sepolto in quest’area.
Cuore del santuario è proprio la vasca votiva che ha restituito i bronzi. Si tratta di una struttura circondata da un portico in travertino, in cui ci si immergeva per deporre le offerte.
Oltre alle statue sono emerse ceramiche e molte altre manifatture. Tutto ciò è arrivato ai giorni nostri perché quando il santuario venne dismesso nel V secolo d.C., non fu distrutto ma solamente chiuso.
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