A Tivoli questa mattina è scattato l’arresto contro un uomo di 36 anni che per anni ha abusato della sua compagna e convivente, con violenza fisica, minacce e sopraffazioni. I due avevano una relazione tossica e una convivenza dalla quale lei non è mai riuscita a scappare.
Grazie però ad alcuni importanti svolte, la prima denuncia dei genitori della vittima avvenuta nel 2022 e una denuncia della vittima stessa avvenuta ad agosto 2023, la procura di Tivoli si è potuta muovere. Quest’ultima ha constato che c’era un reale rischio per l’incolumità della donna e per questo è scattato l’arresto del 36enne.
A Tivoli è scattato l’arresto per un uomo di 36 anni che per anni ha abusato della sua compagna di 33 anni. La donna, sua convivente, per anni è stata vittima di violenze fisiche, minacce di morte e sopraffazioni.
Un vero e proprio incubo che è durato per molti anni in cui violenze e terrore erano all’ordine del giorno. La convivenza tra i due che ha eliminato completamente l’autostima di lei e ne ha annullato ogni volontà.
La donna era continuamente sottoposta ad un controllo pressante, isolata dal mondo e tenuta a distanza anche di amici e parenti, che a loro volta hanno più volte ricevuto e subito violenze, aggressioni e minacce da parte del 36enne.
La procura di Tivoli ha richiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare con l’arresto in carcere per l’uomo di 36 anni protagonista di queste prevaricazioni e violenze.
Le forze dell’ordine erano più volte intervenute per sedare violenze e soprusi che avvenivano tra la coppia e nell’abitazione della coppia, ma ogni volta che la vittima aveva chiesto soccorso aveva poi minimizzato l’accaduto per paura dell’uomo e di nuove ritorsioni.
Un copione che è andato avanti per lungo tempo e in cui la donna non è mai riuscita a denunciarlo. E lui, l’uomo di 36 anni, che nel frattempo continuava a svolgere il suo ruolo di aggressore soggiogandola di volta in volta e mantenendo sotto controllo ogni aspetto della sua vita social e cellulare compresi.
Poi la prima importante svolta nell’inverno del 2022 quando i genitori accorsi in aiuto della figlia per l’ennesima aggressione subita hanno deciso di denunciare l’uomo per violenza.
Lei per un breve periodo viene trasferita in una struttura protetta e inizia a frequentare uno dei centri antiviolenza presenti a Roma, lascia tutto però per tornare nuovamente a convivere con l’uomo.
La stessa storia si ripete nuovamente nell’agosto 2023, la polizia viene nuovamente chiamata per intervenire nella casa dove i due convivono per una nuova esplosione di violenza dell’uomo.
Questa volta però la vittima decide di sporgere denuncia e torna di nuovo all’interno di una struttura protetta. Dopo poche settimane lascia la struttura e torna a vivere con il suo compagno.
Le forze dell’ordine e soprattutto la procura però non si fermano e continuano a lavorare al caso perché tutto quello a cui hanno assistito è la prova che c’è un reale rischio per l’incolumità della donna, che si trova evidentemente a vivere in una relazione tossica da cui è incapace di sottrarsi anche per la mancanza di autonomia decisionale.
Ed è proprio su queste basi e per queste motivazioni che l’uomo è stato arrestato questa mattina.
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