Mosca rende noto che nelle scorse ore sono stati abbattuti 4 droni ucraini sul suolo russo, uno di loro era a 80 km dalla capitale Mosca. In Moldavia i filorussi scendono in piazza per manifestare con il governo di Maia Sandu, un gruppo di loro ha tentato di assaltare la sede governativa.
Zelensky è preoccupato per gli scontri a Bakhmut dove l’intensità dei combattimenti aumenta sempre di più, predispone perciò l’invio di più truppe nella zona. Nella notte ancora una volta ha suonato l’allarme antiaereo in tante regioni dell’Ucraina, si teme che gli attacchi possano arrivare anche a Kiev.
La guerra oltrepassa il confine dell’Ucraina e giunge a colpire il suolo russo, nelle scorse ore Mosca ha reso noto di aver abbattuto 4 droni ucraini che hanno attaccato le infrastrutture energetiche della nazione.
Uno di questi 4 droni era giunto a 80 km dalla capitale, prima di schiantarsi. Il velivolo era senza pilota. Fino ad ora la guerra si era combattuta sul suolo ucraino.
In Moldavia intanto cresce la tensione dove nella giornata di ieri un gruppo di manifestanti filorussi ha deciso di tentare un assalto alla sede governativa per chiedere le dimissioni dell’attuale governo con a capo Maia Sandu.
Oltre alle dimissioni hanno chiesto anche le elezioni anticipate. Il gruppo che si era staccato dalla manifestazione principale che si teneva in piazza a Chisinau è stato bloccato dalla polizia che era già schierata in assetto anti-sommossa. Sono diversi gli arresti avvenuti prima che i dimostranti decidessero di ritirarsi.
Uno dei parlamentari, Vedim Fotescu, ha chiesto che il governo mantenga l’imparzialità sulla guerra come scritto nella costituzione, per non far coinvolgere la nazione nella guerra tra Ucraina e Russia.
Il presidente Zelensky si è mostrato sempre più preoccupato per gli scontri a Bakhmut, ha infatti riportato che l’intensità dei combattimenti è sempre più grave proprio per questo motivo ha autorizzato l’invio di nuove truppe nella zona.
Lo stato maggiore delle forze ucraine ha reso noto che la Russia si sta preparando ad un nuova offensiva che non riguarderà solo la zona di Bakhmut ma andrà ad interessare anche le regioni meridionali di Zaporizhzhia e Kherson.
Da una nota diffusa dall’agenzia Onu, Rafael Mariano Grossi il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica è particolarmente preoccupato per i bombardamenti che si stanno verificando vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Secondo le dichiarazioni degli esperti dell’Aiea nella sola giornata di ieri si sono verificate circa 20 detonazioni in prossimità dell’impianto. A preoccupare è anche la perdita temporanea dell’unica linea elettrica di riserva che era rimasta.
Nella notte ancora una volta è suonato l’allarme antiaereo in diverse regioni del territorio ucraino. Diverse sono state le esplosioni che si sono udite nella notte. Molta la paura che gli attacchi possano arrivare anche sulla capitale, Kiev.
La difesa ucraina rende noto che durante gli attacchi aerei subiti nella notte sono stati 5 i droni che sono stati abbattuti sulla regione di Poltava, tutti senza pilota.
Il Cremlino rende noto che non accetterà alcun compromesso sulle regioni annesse. Intanto è atteso per oggi il G20 che si terrà in India.
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