‘Abbiamo visto il missile di Kim’: paura sull’aereo Cathay in volo nei cieli del Giappone

North Korea launches suspected ICBM into Sea of Japan

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“Abbiamo visto il missile di Kim Jing-un”. L’equipaggio di un volo della Cathay Pacific ha dichiarato alla Bbc di aver assistito il 29 novembre al passaggio del missile nordcoreano mentre sorvolava i cieli del Giappone lungo la tratta da San Francisco a Hong Kong. La conferma è arrivata dalla stessa compagnia che ha parlato dell’avvistamento del test missilistico nordcoreano. L’equipaggio sarebbe stato testimone “di quello che sospettiamo essere il rientro” del missile nell’atmosfera terrestre, aggiungendo di non aver modificato le rotte di volo. Il riferimento è all’ultimo lancio voluto da Kim Jong-un lo scorso 29 novembre di un missile balistico internazionale che, a suo dire, potrebbe raggiungere il suolo USA. Da allora, è salita la tensione in tutta l’area del Pacifico con Stati Uniti e Corea del Sud che hanno iniziato la più grande esercitazione aerea congiunta, definita dal dittatore nordcoreano “una provocazione”.

Descritto da Pyongyang come il suo missile “più potente”, anche quello lanciato il 29 novembre si è inabissato nelle acque giapponesi, ma ha volato più in alto rispetto agli altri lanci che si sono ripetuti negli ultimi mesi. Secondo il South China Morning Post, citato dalla Bbc, il direttore generale della Cathay, Mark Hoey, ha detto che “l’equipaggio della CX893 ha riferito di aver assistito al lancio e alla caduta del missile nordcoreano vicino alla loro posizione”. Il lancio sarebbe stato visto anche da due aerei sudcoreani diretti a Seoul dagli Stati Uniti.

Come ricorda la Bbc, la Corea del Nord non annuncia i test missilistici, come invece accade per altre nazioni: Pyongyang ha accesso ai dati internazionali dell’aviazione civile in modo da studiare lo spazio aereo prima di ogni lancio che comunque avviene senza un percorso di volo noto, diventando un rischio potenziale per gli aerei.

Nonostante il rischio di incidente aereo con un missile rimanga basso, le compagnie aeree ne tengono conto e molte corrono ai ripari: ad agosto Air France ha ampliato la sua zona no-fly intorno alla Corea del Nord dopo aver confermato che uno dei suoi aerei è passato vicino al percorso missilistico nordcoreano.

Nel frattempo, la tensione nella zona è altissima. Stati Uniti e Corea del Sud hanno iniziato la più grande esercitazione aerea congiunta, chiamata “Vigilant Ace”, che durerà cinque giorni e coinvolgerà circa 230 aerei, tra cui due dozzine di jet stealth e decine di migliaia di militari. Kim Jong-un ha condannato le esercitazioni, dichiarando che gli Stati Uniti “vogliono la guerra nucleare” e che avrebbe “seriamente considerato” le eventuali contromisure.

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