Un referendum finalizzato all’abolizione del bollo auto? Magari! Dell’abolizione della tassa di circolazione se ne parla da anni, specialmente quando ci si avvicina al varo della cosiddetta Legge di Stabilità finanziaria. Ora però dalle parole si passa ai fatti, almeno in Lombardia: domenica 22 ottobre 2017 i cittadini lombardi saranno chiamati a votare per il referendum per l’autonomia della Lombardia. Se vincessero i SI la Lombardia potrebbe trattenere una parte maggiore delle proprie tasse, che attualmente ammontano alla bellezza di 53 miliardi di euro, e diventerebbe così ancora più ricca. Per quanto riguarda il bollo auto, il governatore Roberto Maroni va giù diretto: ‘Credo che nessuno lombardo possa votare No un referendum che dice: vuoi che una parte rilevante dei 53 miliardi di tasse lombarde rimangano qui, per aiutare chi ha bisogno, per realizzare gli ospedali, per abolire il bollo auto? Quale cittadino lombardo può dire di no?’
Sarà il passo definitivo per l’abolizione del bollo auto in Lombardia?
Con la vittoria dei SI l’abolizione bollo auto, che farebbe la gioia di milioni di automobilisti, potrebbe diventare finalmente realtà a partire dal prossimo anno per i cittadini lombardi.
E per il resto degli italiani? Dell’abolizione del bollo auto se ne parla da anni. Questa ipotesi potrebbe verificarsi solo se il governo presieduto da Gentiloni dovesse veramente mettere in pratica quanto finora ipotizzato al tavolo tecnico, e riportato come ipotesi concreta da molti media. Tuttavia già il precedente governo Renzi aveva studiato una possibile abolizione del bollo auto che non si è concretizzata, e il motivo è molto semplice: la tassa fa incassare alle Regioni 5,9 miliardi di euro circa ogni anno, contando anche le more dovute ai pagamenti ritardati e alle multe per il bollo non pagato. E rinunciare a tali somme è tutt’altro che facile, viste anche le casse non proprio floride per molti di questi enti locali, con il concreto rischio che se l’abolizione bollo auto venisse effettivamente decisa e approvata, i soldi mancanti verrebbero prelevati in altro modo attraverso una nuova tassa oppure aumentando alcune di quelle esistenti.
Accanto al bollo ci sarebbe di conseguenza anche l’abolizione del superbollo 2018, l’addizionale erariale che si aggiunge al bollo ordinario per ogni Kw eccedente i 185Kw, tuttavia è bene continuare a essere prudenti circa la fattibilità di questo intervento: in base ai calcoli effettuati dai tecnici governativi, oggi il bollo auto è pagato su circa 50 milioni di veicoli con un importo variabile da un minimo di 63 euro ad un massimo di 180 euro, con una media che si attesta a 106 euro a veicolo. L’abolizione bollo auto vale per lo Stato e le Regioni un introito pari a circa 6 miliardi di euro, e ricordiamo che già vanno tenute le coperture per gli 80 euro promossi dal Matteo Renzi, il nuovo bonus mamma accanto al bonus bebè, quello per i maggiorenni e tutti gli altri interventi effettuati che rappresentano un ammanco per le casse dello Stato, senza contare che dal 1 gennaio 2018 scattano le clausole di salvaguardia rinviate, per cui è necessario trovare in totale 35 miliardi di euro che andrebbero sommati ai 6 miliardi del bollo auto, 41 miliardi di euro complessivi che l’Italia non ha.
Abolizione bollo auto? Probabilmente resterà soltanto una chimera. E in caso di approvazione, il rischio di cadere dalla padella alla brace è assai concreto.
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