In vista delle elezioni di settembre, si parla di eliminare il Reddito di Cittadinanza. Giuseppe Conte parla di “rivolta sociale”.
Le elezioni sono dietro l’angolo. Settembre sarà il mese dei cambiamenti e della formazione del nuovo governo, ma anche dell’attuazione di nuove misure a sostegno delle famiglie, che stanno già affrontando l’inflazione e il caro energia. Sembra che, tra le misure che si intende eliminare, ci sia il Reddito di Cittadinanza: una decisione, per Giuseppe Conte, che potrebbe innescare una “rivolta sociale“.
In questi ultimi giorni, il governo sta cercando di elaborare delle misure che permettano alle famiglie italiane di affrontare il caro energia e i costi elevati delle bollette di luce e gas. Tra gli incentivi al reddito che, negli ultimi anni, sono stati messi in atto, al di là dei vari bonus erogati, c’è il Reddito di Cittadinanza.
Un sostegno che, con la formazione del nuovo governo, potrebbe sparire del tutto. Per Giuseppe Conte si tratterebbe di un passo azzardato che condurrebbe, inevitabilmente, a una “rivolta sociale”.
Queste le parole dell’ex premier, nel corso di una intervista rilasciata al programma Zona Bianca, condotto da Giuseppe Brindisi: “Con un caro bollette e oltre 700 euro di costi in più andiamo a togliere la protezione sociale?” e aggiunge: “Qui si scherza con il fuoco“.
L’ex primo ministro, che ha svolto il suo ruolo nel corso dei due difficili anni di pandemia, afferma che non c’è una soluzione univoca che possa magicamente risolvere il problema legato ai rincari delle bollette delle forniture energetiche.
C’è, però, una strada che si potrebbe intraprendere al fine di vedere la luce in fondo al tunnel, evitando di eliminare la protezione sociale che è garantita a molte famiglie indigenti.
Pertanto, il presidente del Movimento 5 Stelle, propone di iniziare ad attuare la tassazione degli extra profitti. “Mancano all’appello 9 miliardi“, afferma Conte a Brindisi, aggiungendo che “ho lanciato un messaggio forte al Mef: pubblichiamo i dati e vediamo chi ha pagato e chi no”.
Per Conte, se si interviene in maniera veloce e precisa, si posso risparmiare notevoli risorse, al fine di non arrivare a una situazione difficilmente gestibile che prevede l’impiego di maggiori risorse, rispetto alla situazione attuale nella quale ci troviamo. Per questo, l’ex premier propone una variazione di bilancio, proprio come è stata attuata nei mesi della pandemia.
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