Aboubakar Soumahoro, emergono nuovi risvolti nel caso: la suocera è ora indagata per false fatturazioni e truffa aggravata.
Indagata la suocera di Aboubakar Soumahoro. Alla donna vengono contestati i reati di false fatturazioni e truffa aggravata. Sulla donna, il cui nome è Marie Therese Mukamitsindo, pende anche un’altra accusa: malversazione legata alla gestione di due cooperative, per quel che concerne l’indagine dei pubblici ministeri di Latina.
La suocera di Aboubakar Soumahoro è indagata per false fatturazioni e truffa aggravata. Marie Therese Mukamitsindo, questo il nome della donna, deve affrontare anche l’accusa di malversazione per quel che concerne la gestione di due cooperative.
L’indagine è partita dai pm di Latina. La donna sarebbe l’unica iscritta nel registro degli indagatati.
Ad occuparsi delle indagini è la Guardia di Finanza che si sta occupando del caso, dopo aver registrato diverse denunce da parte di diversi dipendenti delle cooperative, i quali avevano espresso diverse lamentele riguardo al ritardo che hanno riscontrato nel pagamento degli stipendi.
Le fiamme gialle, dunque, dovranno analizzare la situazione al fine di capire come è stato impiegato il denaro che doveva essere, inizialmente, stanziato per coprire i costi dei salari dei lavoratori.
Il sindacato Uiltucs ha prresentato diverse denunce nelle quali sono coinvolti il Consorzio Aid e la cooperativa Karibu, entrambi gestite da Marie Terese Mukamitsindo.
Nello specifico, la cooperativa Karibu, che ha come consigliera la moglie di Soumahoro, Liliane Murekatete, si occupa della gestione di centri per migrarnti.
La suocera del deputato, inoltre, è presente anche nel consiglio di amministrazione del consorzio Aid, ossia l’agenzia per l’inclusione e i diritti, che si è occupata di vari servizi per stranieri, compito conferito dal Comune di Latina, dal Comune di Termoli e dalla Prefettura di Latina.
Secondo quanto emerso dalle denunce, i lavoratori non percepirebbero lo stipendio da due anni all’incirca, ma non solo: molti hanno dichiarato che svolgevano le proprie mansioni in assenza di un regolare contratto di lavoro e che non sono stati rispettati gli accordi intrapresi con l’Ispettorato del lavoro.
Notizie che contrastano con l’immagine del neodeputato ed ex sindacalista, che si è posto sempre dalla parte dei braccianti. L’uomo non è ancora indagato ma si è autosospeso da Verdi-Sinistra, affinché venga prima chiarita l’intera vicenda.
Angelo Bonelli ha dichiarato, in una intervista a Un giorno da Pecora su Rai Radio1, che è venuto a sapere delle indagini leggendo i giornali, pertanto “abbiamo chiesto e sollecitato che Aboubakar si autosospendesse“.
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