In diverse città italiane slitta ancora una volta la data prevista per l’accensione dei riscaldamenti. Ecco le nuove date disponibili.
Le temperature di questi giorni, sul territorio italiano, sono sicuramente più elevate rispetto alle medie stagionali. Questo ha portato diversi comuni italiani a scegliere di rinviare ancora l’accensione dei riscaldamenti in modo da ridurre i consumi, inquinare meno l’ambiente e avere un risparmio in bolletta. Nell’articolo le nuove date previste.
Su tutta Italia si stanno registrando temperature decisamente più alte delle medie stagionali, regalando agli italiani giornate ancora calde e dal “sapore” primaverile.
Queste condizioni metereologiche hanno spinto diversi comuni ha cambiare la data prevista per l’accensione dei riscaldamenti. Una decisione importante che ha sicuramente un impatto economico su famiglie e aziende italiane, ma anche sui Comuni stessi che adottando questa scelta ottengono un risparmio economico considerevole.
Un altro vantaggio è quello di ridurre l’impatto ambientale limitando l’inquinamento dell’aria. Solamente Milano e Torino mantengono la data di accensione dei riscaldamenti ad oggi 03 novembre 2022, per le altre città ci sarà ancora da attendere.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, conferma la data di accensione ad oggi 03 novembre 2022 su tutta Milano tranne che per gli uffici comunali dove si dovrà attendere il 07 novembre 2022 per dare il via all’accensione dei riscaldamenti. Il sindaco ha inoltre invitato ad un utilizzo consapevole del riscaldamento per ridurre l’inquinamento ma anche per contenere i costi in bolletta.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che conferma l’accensione dei riscaldamenti ad oggi 03 novembre 2022 firmando però un’ordinanza che impone su tutto il territorio torinese un tempo massimo di accensione di 10 ore al giorno fino al 30 novembre 2022.
Anche a Mole è stato reso necessario seguire una limitazione negli orari di accensione dei riscaldamenti. Questa decisione è stata presa a causa della cattiva qualità dell’aria, qui infatti l’indice PM10 giornaliero ha superato il limite consentito da diverso tempo.
Sempre per oggi è prevista l’accensione in altre 3 città Voghera, Mantova e Brescia. Pavia invece dovrà attendere fino a domani. A Ravenna l’accensione viene rimandata al 6 novembre ed è prevista per un massimo di 13 ore al giorno nella fascia oraria compresa tra le 05:00 e le 23:00. Mentre a Vigevano si aspetterà fino al 07 novembre 2022.
Il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha cambiato nuovamente la data di accensione dei riscaldamenti aderendo come gli altri comuni all’accensione prevista per il 07 novembre. L’ordinanza del sindaco prevede una limitazione oraria di massimo 13 ore giornaliere fruibili tra le 05:00 e le 23:00.
Anche Reggio Emilia segue Bologna, con accensione al 07 novembre e sempre per un massimo di 13 ore al giorno. Lo stesso succede a Modena, dove il Comune ha spiegato che la scelta è stata mossa per contrastare l’emergenza energia presente in tutta Italia risparmiando il più possibile sul consumo del gas naturale.
Rimini è un’altra città che posticipa l’accensione al 07 novembre 2022 specificando che tutti i soldi che saranno risparmiati, circa 20 mila euro, saranno investiti per finanziare altri progetti e servizi rivolti alla città.
Queste proroghe non sortiscono alcun effetto su alcune strutture come le strutture ospedaliere, le case di cura degli anziani, le strutture per tossico dipendenti, le cliniche, le scuole, gli enti sociali e di assistenza, e alcune attività artigiane o industriali che hanno bisogno di macchinari specifici per la conservazione o produzione di materie e/o prodotti.
Le scelte adottate dai Comuni seguono la linea del Piano nazionale Cingolani che prevede una serie di misure di contenimento per ridurre i consumi.
Per tutte le altre città si mantengono le date prefissate. Per la zona D che comprende la zona centrale di Italia e va a toccare città come Roma, Firenze, La Spezia, Grosseto, Lucca l’accensione è prevista per l’8 novembre 2022.
Mentre per le zone A, B e C che comprendono il sud Italia e le isole, zone in cui le temperature sono più elevate rispetto alle altre zone italiane, l’accensione è prevista per l’8 dicembre 2022.
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