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Giovedì 4 giugno 2015 esce nelle sale italiane Accidental Love, una commedia americana piuttosto bizzarra ma a suo modo geniale, tratta dal romanzo Sammy’s Hill di Kristin Gore (la figlia dell’ex vice-presidente USA Al Gore). Il film ha avuto una lavorazione travagliatissima: pensate che le riprese sono iniziate addirittura nel 2008, quindi sette anni fa, e si sono interrotte più volte per motivi economici, fino a quando nel 2010 il regista David O. Russell (sì proprio lui, quello di The Fighter, Il Lato Positivo e American Hustle) stufo della situazione ha abbandonato il progetto a montaggio non ancora ultimato. La pellicola è stata poi completata senza il consenso di Russell, che infatti nei credits compare con lo pseudonimo Stephen Greene, e oggi viene finalmente presentata al pubblico.
In Accidental Love la vita spensierata di Alice Eckle (Jessica Biel), la classica cameriera di provincia un po’ oca, viene sconvolta quando per uno strano incidente si ritrova un chiodo infilato in testa proprio alla vigilia del suo matrimonio. Matrimonio che non avverrà mai, perché dopo aver scoperto che il chiodo non può essere rimosso in quanto Alice non ha un’assicurazione sanitaria e i costi dell’intervento sono molto alti, il suo fidanzato non vuole più saperne di lei. La ragazza, a causa degli imprevedibili effetti causati dal chiodo, tra cui un impetuoso e irrefrenabile appetito sessuale, si ritrova nelle braccia di Howard Birdwell (Jake Gyllenhaal), un giovane e inesperto parlamentare che si offre di perorare la causa di Alice in modo che anche la sua carriera politica ne tragga vantaggio. Ma sarà l’inizio di una lunga serie di pasticci…
Come abbiamo già scritto, il film è stato ‘pensato’ nel 2008, prima ancora che David O. Russell svoltasse verso l’olimpo dei grandi di Hollywood con il tris di film che hanno fatto la sua fortuna. E infatti questo Accidental Love, che il regista newyorkese continua a disconoscere, pur con qualche difetto contiene già diversi tratti che hanno poi caratterizzato la sua fortunata filmografia: la rivincita di personaggi un po’ matti o ‘sfigati’, il sentimentalismo tradizionale ma non stucchevole, la ricerca di battute (e di situazioni) sferzanti e spiazzanti e una certa morale di fondo verso le storture del sistema americano.
Il tutto condito dall’eccellente interpretazione di una Jessica Biel forse al top della sua carriera (è un delitto che a un’attrice di tale talento e tanto fascino nessun regista abbia ancora trovato il ruolo ‘perfetto’), ben supportata da un Jake Gyllenhaal perfetto nella parte del romantico maneggione e dagli altrettanto ottimi James Marsden, Catherine Keener, Tracy Morgan e James Brolin.