La Corte federale della Figc, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha accolto la richiesta della Procura di riaprire il procedimento a carico della Juventus sul caso plusvalenze. Sono 15 i punti che i bianconeri dovranno scontare in questa stagione, contro i nove punti che aveva chiesto il procuratore Giuseppe Chinè. Dal terzo posto, quindi, scenderanno al decimo, con 22 punti come Bologna ed Empoli.
In un comunicato è stata la stessa Federcalcio a comunicare l’esito della camera di consiglio, che ha deciso anche di prosciogliere gli altri otto club coinvolti, ovvero la Sampdoria, la Pro Vercelli, il Genoa, il Parma, il Pisa, l’Empoli, il Pescara e il vecchio Novara, e i rispettivi amministratori e dirigenti. Sanzioni più pesanti di quelle richieste, poi, sono arrivate, ancora, per gli ex dirigenti della Juventus: 30 mesi di inibizione per Fabio Paratici, due anni ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 16 mesi a Federico Cherubini, otto mesi a Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Enrico Vellano, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio. La società bianconera ha un mese di tempo per ricorrere al Collegio di Garanzia dello sport del Coni contro la penalizzazione, che però potrà essere solo confermata o cancellata, non diminuita o aumentata. In ogni caso, come annunciato in un comunicato stampa e dai legali bianconeri, lo si farà non appena si leggeranno le motivazioni della decisione.
Come Gleison Bremer contro il Napoli venerdì scorso, la difesa della Juventus, anche in Corte d’appello federale, ha fatto acqua da tutte le parti. Il caso plusvalenze, archiviato con qualche inibizione a maggio del 2022, è stato riaperto e non solo sono state accolte le richieste del procuratore Giuseppe Chinè, ma Mario Luigi Torsello ha anche alzato la posta in palio, per la squadra di Massimiliano Allegri e anche per gli ex dirigenti bianconeri. Sono 15, infatti, i punti di penalizzazione che sono stati dati alla società – contro i nove richiesti dal procuratore – per la stagione in corso.
Dal terzo posto conquistato sul campo, la Vecchia Signora è scivolata al decimo, a pari punti con Bologna ed Empoli (22 punti), e con le possibilità pari a zero di arrivare in zona Europa, Champions, Europa o Conference League che sia, che era anche l’obiettivo dichiarato già nella requisitoria di Chinè. La motivazione è che le plusvalenze fittizie nei bilanci al 30 giugno 2019 al 30 luglio 2020 e la trimestrale 2021 hanno permesso alla Juventus di ridurre le perdite e di non ricapitalizzare, oltre che di fare il mercato, con effetti vantaggiosi sul piano delle competizioni sportive a cui ha partecipato in quelle stagioni.
La stangata, però, non è arrivata solo sul piano della classifica, ma anche agli ex dirigenti del club. Trenta mesi di inibizione sono arrivati per l’ex ds, ora al Tottenham, Fabio Paratici, due anni all’ex presidente Andrea Agnelli e all’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, 16 mesi al direttore sportivo in carica Federico Cherubini, otto mesi ancora all’ex vicepresidente Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Enrico Vellano, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio, per cui è stata chiesta anche l’inibizione a Uefa e Fifa.
Entro 30 giorni, la Juventus potrà ricorrere al Collegio di Garanzia dello sport del Coni che, però, potrà solo confermare o cancellare il verdetto della Corte d’appello federale della Figc: nessuna possibilità di diminuire (né aumentare, quindi) l’entità della sanzione.
“L’odierno accoglimento del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato“, hanno affermato in una nota gli avvocati dei bianconeri, Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa. Per loro si tratta di una “palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio“. “Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere“, hanno concluso poi.
Nel comunicato stampa diramato, poi, dalla società, si è confermato che si “attende la pubblicazione delle motivazioni e preannuncia sin d’ora la proposizione di ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport nei termini del Codice di Giustizia Sportiva“.
Quanto alle altre società chiamate in causa, per la Sampdoria, la Pro Vercelli, il Genoa, il Parma, il Pisa, l’Empoli, il Pescara e il vecchio Novara, e i rispettivi amministratori e dirigenti, che pure erano state richieste le stesse sanzioni dell’altra volta, è stato scelto il proscioglimento.
Sono tante le reazioni che sono arrivate sui social per la decisione della Corte d’appello della Figc, che ha inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juventus. I giocatori bianconeri in primis che hanno pubblicato delle foto della squadra in cerchio. In primis il capitano, Leonardo Bonucci.
Ma si è sbilanciato anche l’ex centrocampista Claudio Marchisio che su Twitter ha voluto dare la definizione di plusvalenza, dando poi una stoccata alla Figc.
Ma ci sono anche eurodeputati, come Sandro Gozi di Renew Europe, a essersi schierati contro la penalizzazione.
E il tutto mentre i tifosi delle altre squadre gongolano, e non poco.
A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…
E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…
Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…
Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…
Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…
In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…