L’acconto Irpef 2014 quando si paga? La scadenza coincide con il 16 giugno e la modalità di pagamento corrisponde all’utilizzo del modello F24. I ritardatari avranno tempo fino al 30 giugno, perché proprio in questo giorno del mese cade il termine per pagare la seconda rata di saldo e acconto dell’Irpef, oltre che le addizionali e comunali, con una maggiorazione dello 0,16%. L’Irpef è un’imposta sui redditi e costituisce una delle entrate principali per lo Stato. Chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato è soggetto al prelievo dell’Irpef direttamente dalla busta paga.
Lo stesso discorso vale per i pensionati. Invece i lavoratori autonomi ogni anno, quando presentano la dichiarazione dei redditi, devono provvedere a pagare l’imposta, che viene calcolata in funzione dell’imponibile che è stato conseguito nel corso dell’anno precedente.
Come si paga
L’Irpef si paga con il modello F24. A questo proposito bisogna tenere conto della distinzione fra coloro che sono dotati di partita Iva e coloro che, invece, non ce l’hanno. I contribuenti titolari di partita Iva devono effettuare i versamenti in via telematica. Tutto ciò si può fare utilizzando lo stesso servizio che viene usato per la presentazione delle dichiarazioni fiscali oppure ricorrendo ai servizi di home banking delle varie banche o delle poste.
In alternativa si possono usare le funzionalità di remote banking, che sono messe a disposizione dal sistema bancario. C’è anche la possibilità di ricorrere agli intermediari abilitati al servizio Entratel, che, avendo stipulato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, possono usare a loro vantaggio un apposito software, che viene loro fornito gratis.
I contribuenti che non hanno partita Iva possono recarsi in banca o all’ufficio postale, utilizzando lo specifico modello cartaceo. Anche per loro, comunque, è prevista l’opportunità di utilizzare le modalità telematiche, sfruttando quegli stessi servizi dell’Agenzia delle Entrate o dei sistemi bancari e postali che abbiamo visto valgono per i contribuenti che hanno la partita Iva. Il versamento può essere fatto in contanti oppure mediante addebito su conto corrente bancario o postale. C’è anche la possibilità di pagare con assegni o vaglia postali.
Le addizionali comunali e regionali
Le aliquote 2014 delle addizionali comunali e regionali dell’Irpef sono state aumentate rispetto agli anni precedenti. Lo hanno deciso gli enti locali, che hanno fissato dei nuovi parametri per aumentare le loro possibilità di guadagnare. Si tratta di una possibilità che i Comuni hanno per incrementare i guadagni, fissando, se lo ritengono opportuno, un’aliquota aggiuntiva, che deve corrispondere ad un massimo dello 0,8%, a parte alcune specifiche deroghe previste per legge. In questo modo i Comuni riescono a riempire le casse rapidamente, grazie ad un guadagno complessivo che corrisponde a circa 4 miliardi, una cifra che gli enti locali riuscivano ad ottenere, ad esempio, con il pagamento dell’Imu sulla prima casa.
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