In commissione Giustizia della Camera si valuta una proposta di legge sugli accordi prematrimoniali che è finalizzata all’introduzione nell’ordinamento dei patti prenozze, ovvero di contratti in cui i futuri sposi possono elencare e stabilire nel dettaglio i termini economici di una eventuale separazione o in caso di divorzio. Cosa prevede la proposta di legge sugli accordi prematrimoniali?
In pratica, prima di sposarsi, i futuri moglie e marito possono scrivere un contratto, davanti al notaio, in cui si stabiliscono le regole da seguire in caso di divorzio o separazione. Lo scopo è modificare o integrare l’articolo 162 del Codice Civile con una regola in cui si rende possibile a ”i futuri coniugi, prima di contrarre matrimonio”, la stipulare di accordi prematrimoniali ”volti a disciplinare i rapporti dipendenti dall’eventuale separazione personale e dall’eventuale scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”.
La proposta bipartisan è firmata da Alessia Morani, avvocato civilista del Partito Democratico, e da Luca D’Alessandro, deputato del centrodestra vicino a Denis Verdini. La discussione in Parlamento segue la legge sulle unioni civili che tra l’altro garantiscono proprio la possibilità di regolare per contratto tutti gli eventuali aspetti economici e patrimoniali dell’unione.
Chi è a favore
”I patti chiari fanno matrimoni più felici”, ha dichiarato la Morani, secondo la quale i tempi sono maturi per attuare l’introduzione di questo tipo di clausole prematrimoniali per avvicinare nuove giovani coppie alla scelta del matrimonio: ”Potrebbe essere un modo per avvicinarsi al matrimonio con maggiore responsabilità e libertà d’animo, decidendo di prendersi cura dell’altro anche se le cose dovessero andare male”, e ancora: ”Sono convinta che la nostra proposta incontrerà consensi trasversali. Non credo che i Cinque Stelle avranno problemi a votarla e spero che, su questa legge, la maggioranza sia più larga di quella che sostiene il governo”. I laici approvano e da Forza Italia Elena Centemero ha chiesto di sottoscrivere la proposta di legge.
Chi è contro
I sostenitori del Family Day e il versante cattolico sono contrari all’introduzione degli accordi prematrimoniali: ”Credo che il matrimonio sia qualcosa di più di un contratto di lavoro o di un acquisto salvo buon fine” ha detto Beppe Fioroni, democratico presidente della Commissione Moro pronto a boicottare la legge, perché ”con questi presupposti la cosa migliore sarebbe non sposarsi affatto evitando di far perdere tempo agli avvocati e alla giustizia”. E in più, ricorda: ”Sposarsi è una scelta libera, c’è già la possibilità di sciogliersi con il divorzio e anche con il divorzio breve”.
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