L’accordo FCA-PSA è realtà: il gruppo italo americano e il colosso francese hanno raggiunto l’intesa per la fusione, il cosiddetto “memorandum of understanding”, che darà vita al quarto gruppo auto al mondo – dietro a Volkswagen, Toyota e all’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi – con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.
Alla guida del nuovo colosso automobilistico mondiale ci sarà John Elkann che assumerà la carica di presidente con Carlos Tavares a ricoprire il ruolo di CEO. Il Consiglio d’Amministrazione, invece, avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti, con Tavares – anche lui nel cda – che avrà un mandato iniziale di cinque anni.
Accordo FCA-PSA, c’è l’ok alla fusione
Il fatidico sì, a sancire l’ufficialità dell’accordo tra i due gruppi, è quindi arrivato; la prima conferma era arrivata dal consiglio di sorveglianza del gruppo francese, in seguito al parere positivo della famiglia Peugeot, maggior azionista del gruppo, che aveva approvato il memorandum of understanding. In serata, poi, era arrivata la luce verde anche dalla riunione del consiglio d’amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles dando così il via alle operazioni per la fusione vera e propria che si concretizzerà nei prossimi 12-15 mesi. Un’operazione commerciale importante per i due colossi che, oltre ai volumi di vendita, potranno beneficiare anche di una più equilibrata distribuzione territoriale, con il 46% dei profitti che arriverà dall’Europa ed il 43% dal Nord-America. Il nuovo colosso avrà poi sede in Olanda, con centri nevralgici a Parigi, Torino e Auburn Hills, mentre la quotazione avverrà nelle Borse di Parigi, Milano e New York. L’accordo FCA-PSA, che darà vita al nuovo gruppo, come si legge nella nota diffusa, “avrà team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile” oltre a “una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa”.
Una nuova sfida, quella rappresentata dall’accordo FCA-PSA, a sancire l’ingresso nei giganti dell’auto con volumi di vendita decisamente importanti visto che insieme FCA e PSA avranno 8,7 milioni di immatricolazioni, appena sopra alla General Motors che ha raggiunto gli 8,6 milioni, ma alle spalle di Renault-Nissan-Mitsubishi, con un distacco di 1,6 milioni di unità rispetto all’Alleanza franco-nipponica che comprende anche i brand Dacia, Lada, Infiniti, Datsun e Samsung e che ha chiuso lo scorso anno a quota 10,3 milioni. Quella in mano a John Elkann e Carlos Tavares sarà una società paritaria anche se, avendo un membro in più nel cda l’ultima parola spetterà, presumibilmente, sempre alla parte francese. A guadagnarci, poco prima che l’operazione si perfezioni, saranno soprattutto gli azionisti delle due aziende con FCA che distribuirà un dividendo straordinario di 5,5 miliardi, mentre PSA compenserà i propri investitori col 46% dell’azienda di componentistica controllata Faurecia.