Greenpeace pubblica documenti segreti del Ttip(Transatlantic Trade and Investment Agreement), il trattato di libero scambio commerciale e trapela uno scenario allarmante che svela una forte pressione da parte degli americani sui fratelli europei. A denunciarlo è Greenpeace Olanda, che ha diffuso alcuni dei documenti riservati sulle trattative, su un sito dedicato. Da quanto pubblicato emerge che Washington, per spingere all’accordo su maggiori importazioni di prodotti agricoli e alimentari americani in Europa, minaccia di bloccare le facilitazioni sulle esportazioni per l’industria automobilistica.
Il Ttip tra Europa e Stati Uniti ha come obiettivo quello di creare la più grande area di libero scambio del pianeta sommando due economie che insieme, rappresentando oltre 800 milioni di persone. Il negoziato è aperto da tre anni e non si è ancora giunti ad una approvazione per le resistenze europee. Oggi si è concluso il 12mo round negoziale a New York.
Greenpeace sostiene che gli Stati Uniti facciano pressione sull’Europa affinché abbassi i suoi standard sui temi di tutela della salute e tutela ambientale. Vittime degli accordi, ovviamente saranno i consumatori.
Jorgo Riss, direttore di Greenpeace per l’Unione europea, ha dichiarato: “Questi documenti trapelati ci consentono uno sguardo senza precedenti sull’ampiezza delle richieste americane, che vogliono che l’Ue abbassi o aggiri le sue tutele dell’ambiente e della salute pubblica nell’ambito del Ttip” e denuncia: “Si apre la strada a una corsa verso l’abisso in tema di standard ambientali, di tutela dei consumatori, di protezione della salute”.
I PUNTI DELL’ACCORDO TTIP
Secondo quanto denunciato da Greenpeace, dunque gli Stati Uniti farebbero pressioni per rendere più facili le importazioni di prodotti agricoli e alimentari in Europa di bassa qualità, minacciando a loro volta di bloccare le facilitazioni sulle esportazioni per l’industria automobilistica europea. In sintesi possiamo riassumere di seguIto i punti dell’accordo TTIP:
ALIMENTI OGM E CARNE: Viene azzerato il principio di precauzione della tutela del consumatore europeo, tanto da dare il via libera all’introduzione dell’ingegneria genetica negli alimenti e alla libera commercializzazione di carne trattata con ormoni, dei cui rischi per la salute abbiamo parlato qui.
ALIMENTI E VINI DOP E IGP: Sono 201 gli alimenti con indicazione geografica (DOP e IGP) insieme a 22 denominazioni di vini per i quali si è chiesto lo scudo sul mercato USA senza ottenerlo. La Commissione Europea aveva chiesto un ulteriore stop sulle etichette fuorvianti e sull’utilizzo delle 17 denominazioni di vini Ue indicati come semi-generici (come ad esempio Marsala, Chianti o Champagne)
COSMETICI: Sui cosmetici l’approccio tra Ue e Usa è differente e probabilmente le differenze non si concilieranno facilmente. Il tema di discussione è ll’uso dei filtri UV, usati in molti cosmetici, che negli Usa devono essere controllati tramite test sugli animali, che sono vietati dalla regolamentazione europea.
SERVIZI FINANZIARI: L’Ue vorrebbe una regolamentazione in merito e in nome della cooperazione ha offerto un accesso reciproco ai servizi finanziari, ma gli Stati Uniti si oppongono.
APPALTI PUBBLICI: Gli Usa chiedono che i regolamenti sugli appalti pubblici si riferiscano sia a livello Ue che singolarmente agli Stati membri dell’Ue, senza regolamentare gli appalti a livello sub-federale, cioè di fatto escludendo dalle norme gli Stati americani.
STANDARD TECNICI: Gli Stati Uniti vogliono decidere sulle norme che definiscono gli standard tecnici europei (ad esempio per le prese elettriche), senza garantire che gli europei possano fare lo stesso con gli organismi di standardizzazione Usa.