Eugenio Perez, 46 anni, una guardia carceraria in funzione al Metropolitan Detention Center di New York, è accusato di aver costretto alcune detenute a fare sesso orale con lui. Ad inchiodarlo dopo la testimonianza di una delle vittime la forma del suo pene. I giurati hanno ascoltato una donna di 38 anni identificata come “Jane Doe Five” che è crollata davanti alla giuria ricordando tutto, come i dettagli dei genitali di Perez, quando nel 2013 avrebbe abusato di lei costringendola a rapporti orali.
Il processo per gli abusi sessuali, confessati dalle detenute della sezione femminile del carcere, era iniziato lo scorso 19 gennaio, quando Carlos Richard Martinez, un ex tenente dell’istituto federale di Brooklyn, era stato condannato per aver ripetutamente stuprato una detenuta affidata alle sue cure. Accuse che avevano incriminato l’uomo nel maggio del 2017 epoca nella quale una giovane donna dominicana, che stava scontando una pena per traffico di droga, aveva accusato Martinez di aver abusato di lei almeno 4 volte tra dicembre 2015 e aprile 2016. La giuria, della Corte distrettuale federale di Brooklyn, lo aveva riconosciuto colpevole non solo di abusi sessuali, ma anche di abusi sessuali di un’intera sezione del carcere e di violazione dei diritti civili della sua vittima.
Eugenio Perez era stato accusato insieme a Martinez ed era in attesa di processo.
E proprio la strana forma del pene di Perez avrebbe fatto sì, tramite appunto la descrizione minuziosa del suo membro, che l’accusa portasse una prova inchiodante: “Non era circonciso. Era grande, ed era a forma di uncino … Era enorme e curvo”. La donna ha dichiarato che i primi baci e abbracci di Perez erano positivi per lei, era “affamata” di un contatto umano mentre era rinchiusa nel carcere. Poi dopo Perez è andato oltre pretendendo rapporti orali non condivisi dalla donna e sottoposti a forzatura. Perez sta affrontando il processo e se condannato rischia l’ergastolo.