Sappiamo tutti quanto l’aceto sia un valido alleato da utilizzare per le pulizie domestiche. Non tutti, però, sono a conoscenza del fatto che, a causa del suo ph acido, non può essere adoperato indistintamente su qualsiasi tipo di materiale. Scopriamo insieme, dunque, quali sono le cinque cose da non pulire mai con l’aceto.
Da alcuni anni a questa parte si è riscoperta l’efficacia e l’utilità dei cosiddetti “rimedi della nonna”. I trucchetti considerati casalinghi, infatti, sono stati spesso bistrattati e considerati poco utili. Alcuni di essi, però, fortunatamente sono stati pian piano rivalutati e, ad oggi, vengono utilizzati in maniera molto frequente.
Uno di essi è, senza dubbio, l’impiego dell’aceto al posto di agenti chimici. I prodotti acquistabili al supermercato, infatti, hanno spesso un impatto ambientale molto alto e, inoltre, hanno un costo che non tutti – specie con la crisi economica che stiamo vivendo – possono permettersi di spendere. L’aceto, invece, costa molto poco, è naturale ed è perfetto per pulire e ottenere risultati eccellenti. In alcuni casi, però, possiamo incorrere in delle controindicazioni di cui non tutti sono a conoscenza.
È necessario sapere, infatti, che esistono dei materiali che non devono mai essere trattati con l’aceto, in quanto esso ne comprometterebbe l’utilizzo e/o l’aspetto. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Aceto: ecco i casi in cui non va utilizzato
Siamo in inverno, e ciò vuol dire che a causa del freddo e dei giorni di pioggia, spesso ci capita di trascorrere molto tempo a casa. Uno dei modi per impiegare parte del nostro tempo libero è, senza dubbio, dedicarci alle pulizie. Ricorrere all’azione sgrassante dell’aceto, in questi casi, è un’ottima soluzione, ma bisogna prestare molta attenzione ai materiali sui quali si utilizza. Esso, ad esempio, non vai mai utilizzato per pulire le perle.
Tale gemma, infatti, è molto delicata, e ha una lucentezza naturale difficile da trovare in altri materiali. Pulire le perle con l’aceto ne comprometterebbe irreparabilmente l’aspetto, perché il suo ph acido rovinerebbe lo strato di smalto naturale di cui sono rivestite.
Vietato utilizzare l’aceto anche su oggetti funzionanti tramite il vapore, quali ferri fa stiro, caffettiere e vaporiere. La vernice all’interno di questi articoli, infatti, verrebbe pian piano corrosa, impedendone così il corretto funzionamento.
Attenzione anche a questi materiali
Oltre alle perle e agli oggetti a vapore, ci sono altre tre cose che bisogna assolutamente tenere lontane dall’aceto; una di esse è il marmo. Tale materiale si contraddistingue dagli altri, oltre che per la lavorazione, anche per la lucentezza che, se a contatto con l’aceto, verrebbe irrimediabilmente compromessa.
Quando si parla di utilizzare l’aceto per pulire, attenzione anche agli schermi dei dispositivi elettronici come computer, tablet, cellulari e tv.
Gli schermi di tali apparecchi dispongono di caratteristiche antiriflettenti che, se messe a contatto con l’aceto, vengono intaccate, così come anche l’utilizzo del “touch screen“.
E in fine, ma non per questo meno importante, è necessario ricordare di non sgrassare mai con l’aceto le pentole in ghisa e/o antiaderenti, in quanto il loro particolare rivestimento verrebbe da esso danneggiato.