Si tinge di rosso l’acqua di un canale a Conselice, uno dei luoghi simbolo dell’alluvione in Emilia Romagna. L’Arpae indaga.
Fra le conseguenze delle abbondanti piogge che hanno colpito l’Emilia Romagna di recente, sono stati evidenziati danni ambientali importanti, oltre a quelli strutturali che hanno costretto centinaia di persone ad evacuare. Fra questi, destano particolare preoccupazione le condizioni dei corsi d’acqua, in particolare, oltre al canale rosso ne abbiamo un altro in cui sono stati trovati centinaia di pesci morti.
Conselice, nel Ravennate, è uno dei luoghi simbolo della tragedia in Emilia Romagna, dove abbondanti quantità di acqua e detriti si sono riversate nelle strade allagando tutto, a causa del maltempo.
Ad aggravare la situazione è stata la presenza di tanti fiumi e piccoli corsi d’acqua che sono esondati. Fra questi anche lo Zaniolo che si trova appunto a Conselice, con la differenza che ora è interessato da una condizione molto curiosa che l’Arpae della regione sta analizzando.
Le sue acqua si sono tinte di rosso ma non è una novità che questi canali siano inquinati, come effetto dell’alluvione, che ha riversato non solo l’acqua nelle città ma viceversa, molta sporcizia all’interno. Cosa abbia causato il fenomeno è ancora un mistero ma non è il solo caso di evidente inquinamento ambientale, infatti all’interno di un altro canale sono stati trovati centinaia di pesci morti.
L’Arpae svolge un lavoro importante in questo ambito, si occupa infatti di vigilare e controllare il territorio dal punto di vista della qualità dell’aria. Si occupa però anche ad ampio spettro, di altre cose come in questo caso i danni ambientali che sono conseguenti del disastro meteorologico.
L’organismo è una realtà a livello regionale presente in diverse zone d’Italia e ovviamente l’ufficio chiamato ad intervenire in questo caso è quello che si trova in Emilia Romagna.
I tecnici sono a lavoro da ore per raccogliere campioni di acqua dello Zaniolo e analizzarli, cercando di capire da cosa deriva in particolare la tonalità assunta. Un colore decisamente anomalo che, stando alle prime informazioni, potrebbe dipendere dall’elevata presenza di sostanze organiche che popolano l’acqua ma anche dalla scarsità di ossigeno.
La società ha diffuso un comunicato perché è molto alta l’attenzione intorno a questo argomento e tutti vogliono sapere quali rischi corrono, specialmente chi abita nei pressi del canale.
“l’esame al microscopio ha rilevato la presenza di solfobatteri purpurei e alghe del genere Euglena, organimi che portano al colore rosso quando si trovano in determinate condizioni. proliferano quando c’è un alto carico organico e poco ossigeno, situazione che in effetti abbiamo riscontrato nel primo tratto del canale destra reno”.
Lo Zaniolo infatti costituisce la prima parte di quest’ultimo corso d’acqua, più grande e più noto. Si tratta di un importante canale di bonifica che si chiama così perché scorre alla destra del Reno, di cui segue il percorso fino ad arrivare al mare Adriatico ma mantenendosi a una distanza di circa 1 chilometro.
Per accertare quanto emerso dalle analisi serviranno ulteriori indagini e le analisi chimiche sono ancora in corso, ad ogni modo come dicevamo non è il primo caso simile e solo ieri è stata segnalata la moria di pesci proprio nel Destra Reno.
La situazione è complicata per i canali e i fiumi dell’Emilia Romagna e i cittadini si trovano ad aver a che fare con acque inquinate, un nuovo allarme per una regione già molto provata e che sta ancora contando i danni strutturali del fenomeno estremo che l’ha colpita.
Prima dell’acqua rossa dello Zaniolo, si è parlato di un’emergenza analoga, ovvero la moria dei pesci nel Destra Reno.
Il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ne ha parlato al margine di un incontro con i vertici regionali che aveva come argomento l’emergenza alluvione. Già in questi giorni il consigliere di Lista per Ravenna ha chiesto l’intervento del Comune per evitare maggiori danni alla salubrità ambientale.
Si tratta di un canale importantissimo per la città perché porta le acque di Conselice verso il mare. Secondo il primo cittadino il problema è partito da un canale affluente dove i pesci si erano rifugiati nel corso dell’alluvione. In queste ore ci sono interventi da parte dell’Arpae e si studiano soluzioni con il Consorzio di bonifica ma i tempi non sono esattamente brevi e per questo ci sono delle ordinanze che vietano la balneazione, le quali rimarranno ancora per diverso tempo.
Si sono intervallate le segnalazioni all’organismo, in merito alle anomalie legate ai canali. Una da citare è quella del Mandriole, dal quale sono risalite acque scure provenienti da Conselice. Qui i tecnici hanno riscontrato cattivo odore e hanno dimostrato la totale assenza di ossigeno che quindi ha portato alla moria dei pesci sia di acqua dolce che salata perché il canale è a pochi chilometri dall’Adriatico.
A valutare la situazione delle acque nei canali di cui l’Emilia Romagna è ricca, sono anche i tecnici dell’Ausl Romagna, all’opera non solo per campionare l’acqua ma anche per rimuovere in sicurezza gli animali morti. Si procederà poi alla bonifica delle aree infettate.
Tornando alla colorazione rossa dello Zaniolo, precisiamo che non si tratta di una condizione anomala, anzi si può verificare in estate nei corsi d’acqua in troppo esposti all’irraggiamento solare. In questo caso per ci son cause ben diverse ma si dovranno attendere i risultati delle analisi chimiche in corso nel laboratorio dell’Arpae per avere certezze.
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