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Giovedì 23 aprile 2015 esce nelle sale italiane Adaline – L’Eterna Giovinezza, un film del giovane Lee Toland Krieger (The Vicious Kind, Separati innamorati) che racconta l’incredibile esperienza di una giovane donna, interpretata dall’affascinante Blake Lively, che a un certo punto della sua vita smette improvvisamente di invecchiare. Nel cast, oltre all’ex protagonista della celebre serie tv Gossip Girl, anche Michiel Huisman, Harrison Ford, Kathy Baker, Amanda Crew ed Ellen Burstyn.
Adaline Bowman (Blake Lively), classe 1908, all’età di 29 anni rimane coinvolta in un grave incidente stradale che, stranamente, le regala il dono dell’immortalità. Da quel momento, infatti, la donna smette di invecchiare e attraversa il XX secolo vedendo sfiorire tutte le persone che le stanno a cuore, a cominciare dalla figlia che dopo alcuni decenni la supera in età diventando un’anziana signora, mentre lei resta giovane e bella. Adaline vive questa paradossale situazione con molta prudenza, non solo cambiando casa e vita ogni volta che qualcuno comincia ad accorgersi che ha sempre lo stesso aspetto fisico, ma soprattutto evitando di innamorarsi per non dover assistere allo stesso disallineamento spazio-temporale avuto con la figlia. L’eterna giovane donna riscopre però improvvisamente l’amore quando incontra Ellis (Michiel Huisman), un uomo che forse aveva già conosciuto in passato…
Per non saper né leggere e né scrivere, il regista Lee Toland Krieger e gli sceneggiatori J. Mills Goodloe e Salvador Paskowitz hanno attinto a piene mani da filmoni come Il Curioso Caso di Benjamin Button, Highlander e anche Lasciami Entrare, per confezionare un prodotto piuttosto buono, che non entrerà di certo nella storia del cinema ma incuriosirà il pubblico in sala tenendolo incollato sulle poltroncine fino all’ultimo fotogramma del film (occhio che sono previsti colpi di scena).
Merito anche dell’eccellente intepretazione di Blake Lively, che ha perfettamente disegnato l’immagine di una donna che anno dopo anno mostra la sua crescente insofferenza verso il non richiesto dono dell’immortalità, di cui è ormai completamente prigioniera, sognando inutilmente di veder spuntare sulla sua testa il primo fatidico capello bianco (circostanza che invece terrorizzerebbe gran parte delle donne).
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