Cindy Williams è morta. Aveva 75 anni (ne avrebbe compiuti 76 ad agosto) e una brillante carriera da attrice alle spalle. L’abbiamo vista in pellicole di successo come American Graffiti, The Conversation, ma a renderla celebre in tutto il mondo è stato soprattutto il suo ruolo in Laverne & Shirley, lo spin-off di Happy Days andato in onda su ABC dal 1976 al 1983. A causarne il decesso, come fanno sapere i figli in una nota, è stata una breve malattia.
Cindy Williams è stato un volto amatissimo della tv e del cinema. A partire dai suoi esordi nel ’70 Gas, fu necessario distruggere il mondo per poterlo salvare (di Roger Corman), l’attrice ha ottenuto nella sua carriera tantissimi consensi, non solo dal pubblico: basti pensare che nel ’75 è stata candidata ai Bafta come miglior attrice non protagonista per il succitato American Graffiti e nel ’78 ai Golden Globe come miglior attrice protagonista per il suo ruolo in Laverne & Shirley.
È stata Laurie Henderson in American Graffiti, la pellicola del ’73 firmata da George Lucas, è stata Ann in The Conversation, film del ’74 diretto da Francis Ford Coppola, è stata Shirley Feeney, in Laverne & Shirley, lo spin-off del celebre Happy Days andato in onda su ABC dal 1976 al 1983, ma più di tutto è stata una donna “unica nel suo genere”, una madre “gentile ed esilarante”. È stata, perché Cindy Williams è morta a 75 anni – ne avrebbe compiuti 76 il 22 agosto – il 25 gennaio (ma i figli hanno aspettato cinque giorni per annunciarlo al mondo), anche se, si sa, i veri artisti non muoiono mai, perché continuano a rivivere in ogni scena di ogni film che hanno girato.
E di film l’attrice ne ha girati davvero tanti. A partire dal primissimo, quello che segnò il suo debutto professionale, che risale al 1970, Gas, fu necessario distruggere il mondo per poterlo salvare di Roger Corman, per arrivare all’ultimo, in ordine cronologico, The Biggest Fan, di Michael Criscione, cui però hanno seguito alcune apparizioni in alcune serie tv, tra cui Drive (nel 2007), Strawberry Summer (nel 2012), Sam & Cat (nel 2013). Nel mezzo, altri successi, tra cui Yellow 33, nel ’71, diretto da Jack Nicholson, In viaggio con la zia nel ’72, diretto da George Cukor, tratto dal romanzo di Graham Greene, Ragazze, il mostro è innamorato, dell’89, per la regia di Jeremy Kagan, liberamente tratto dal romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris.
Nel corso della lunga carriera di Cindy Williams, non sono mancati ovviamente neanche i riconoscimenti. Nel ’75, ad esempio, fu candidata ai Bafta come miglior attrice non protagonista per il succitato American Graffiti e solo tre anni dopo, nel ’78 in pratica, fu candidata ai Golden Globe come miglior attrice protagonista per il suo ruolo in Laverne & Shirley.
Parallelamente andò avanti la sua vita privata, di cui non si è mai parlato tantissimo, data la sua volontà di mantenere intatta la sua privacy. Quello che sappiamo è che nel nel 1982 sposò il suo collega Bill Hudson, con cui ha anche condiviso il set: nell’episodio Help Wanted: Kids (della serie Disneyland) a cui prese parte vi era anche lui, che interpretava ruolo di Tom Burke, diventando quindi ufficialmente il suo consorte anche sullo schermo.
I due divorziarono nel 2000, ma nel frattempo da quell’unione nacquero due figli, Emily Hudson e Zachary Hudson, rispettivamente nel 1982 e nel 1986. Sono stati proprio loro ad annunciare il suo decesso in una commovente dichiarazione pervenuta alla stampa tramite la portavoce della famiglia, Liza Cranis.
“La scomparsa della nostra gentile ed esilarante madre, Cindy Williams, ci ha portato una tristezza insormontabile che non potrebbe mai essere veramente espressa”, così inizia la nota scritta a quattro mani da Emily e Zachary Hudson, i figli di Cindy Williams, che continua così: “Conoscerla e amarla è stata la nostra gioia e il nostro privilegio. Era unica nel suo genere, bella, generosa e possedeva un brillante senso dell’umorismo e uno spirito brillante che tutti amavano”.
Secondo quanto trapelato a causarne la morte sarebbe stata una “breve malattia”, ma almeno per il momento non sappiamo di quale si tratti esattamente. Quello che è sicuro è che, come abbiamo anticipato, la data del decesso sarebbe il 25 gennaio (non è chiaro, però, da quanto tempo fosse malata), ma i figli hanno preferito attendere qualche giorno per diffondere la notizia.
In ogni caso, quello che è certo è che nessuno dimenticherà mai Cindy Williams, perché in quello che alcune persone definirebbero il suo passaggio sulla terra ha lasciato dei segni tangibili in ogni film di cui è stato il volto. E quelli non spariranno mai, continueranno a esistere per sempre.
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