Il 16 gennaio ci ha lasciato una delle nostre più grandi attrici, Gina Lollobrigida, la cui camera ardente è stata allestita in Campidoglio.
L’artista aveva 95 anni. Oltre a un cuscino di rose rosse posto sulla bara, ai lati sono stati posizionati due ritratti ai tempi d’oro. Fra coloro che hanno voluto porgere l’ultimo saluto anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
La camera ardente di Gina Lollobrigida
La Lollo nazionale è morta due giorni fa all’età di 95 anni. Grande protagonista del cinema italiano, erano in tanti a volerle bene, a partire dal suo unico figlio, Andrea, presente oggi insieme ad alte personalità, agli amici più cari dell’attrice, all’ex marito Francisco Javier e a centinaia di ammiratori.
La camera ardente è stata allestita nella sala della Protomoteca del Campidoglio, dove la bara è stata posta sopra un tappeto rosso, come le tante rose che si trovano sulla parte superiore.
A completare l’ultimo ricordo della grande signora del cinema italiano ci sono due splendide immagini di quando era giovane ed era una dette attrici più richieste a livello nazionale e non.
Sullo sfondo invece c’è uno schermo che riproduce le scene più belle della sua carriera cinematografica.
Icona del cinema e della moda con i suoi abiti e gioielli magnifici, la Lollobrigida ha appassionato intere generazioni e oggi ha ricevuto corone di omaggio da parte del comune di Cinecittà, di Subiaco dove è nata e del Ministero della Cultura.
Ripercorriamo in breve i passi più importanti della sua vita e carriera.
La morte di Gina Lollobrigida
Gina Lollobrigida si è spenta a 95 anni, il 16 gennaio scorso. La grande protagonista del cinema italiano era nata il 4 luglio 1927 a Subiaco e l’ultima apparizione in tv era stata a maggio da Mara Venier.
Da tempo era ricoverata in una clinica romana. La sua carriera nel mondo del cinema è inevitabilmente legata a quella della Loren, di cui era considerata eterna rivale, Entrambe però hanno dato vita all’immagine di sex symbol durante il corso del Novecento, quella pura e genuina lontana dagli stereotipi di oggi.
La carriera della Lollo è iniziata quando era una ragazzina, venne raffigurata infatti in alcuni fotoromanzi dell’epoca fin quando negli anni Quaranta si trasferì a Roma per iscriversi all’Istituto di Belle Arti.
Nel frattempo ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema come comparsa in ruoli minori. Sposò nel 1949 il medico sloveno Milko Skofic da cui ebbe Andrea Milko Junior. Su questo fatto rivelò nel 2018 di aver deciso di sposarsi con un medico non per amore ma perché quando era 18enne era stata stuprata.
Il periodo d’oro della sua carriera arrivò negli anni Cinquanta, quando recitò in pellicole come Campane a martello, Achtung, Banditi! e Altri tempi.
Qualche anno dopo arriva il ruolo che la consacrerà a diva del cinema italiano, parliamo ovviamente della Bersagliera di Pane, amore e fantasia, film del 1953 che vedeva nel cast anche De Sica. Girerà anche il seguito della pellicola mentre per la terza parte verrà sostituita dalla Loren.
Nel 1971 arriva il divorzio e l’anno seguente, l’indimenticabile ruolo della Fata Turchina nel Pinocchio di Comencini. Gli anni Settanta però segnano anche un allontanamento dalle scene, infatti decide di dedicarsi alle sue grandi passioni, ovvero la scultura e la fotografia.
Nel 2006 fecero scalpore le sue dichiarazioni di volersi sposare nuovamente, dopo una relazione con un imprenditore spagnolo, tenuta in gran segreto per tanto tempo. Tuttavia l’uomo, di circa 30 anni più giovane di lei, verrà accusato di truffa, si scoprirà infatti che Javier Rigau, questo il suo nome, voleva sposarla per secondi fini e così fu denunciato.
Fra le sue ultime ospitate ricordiamo nel 2010 da Pippo Baudo in Novecento e come ospite d’onore alla cerimonia del David di Donatello nel 2012, occasione in cui raccontò diversi aneddoti della sua carriera cinematografica. La Lollobrigida però si impegnò anche in politica, si candidò infatti nel 1999 al Parlamento europeo in una lista di centro-sinistra, dal nome “I Democratici”.