Lutto nel mondo della Formula 1: a 87 anni è morto l’ingegnere e progettista Mauro Forghieri che lavorò nella Ferrari dal 1962 al 1984.
Forghieri venne scelto personalmente da Enzo Ferrari per diventare suo stretto collaboratore. Con la scuderia di Maranello vinse 7 volte il campionato mondiale costruttori.
Molti della nuova generazione non conosceranno il suo nome, ma Mauro Forghieri è stato uno dei protagonisti della Formula 1 non tanto come pilota in pista ma come progettista, ingegnere e direttore tecnico della Ferrari, ruolo che ricoprì fino al 1984.
La storia di Forghieri accanto al Cavallino inizia nel lontano 1962, quando pochi anni dopo la laurea in ingegneria meccanica all’Università di Bologna, Enzo Ferrari lo sceglie come sul stretto collaboratore dopo che il padre aveva lavorato per anni nell’azienda come meccanico motorista.
Il lutto di oggi riguarda in particolar modo la Ferrari, azienda che ha rappresentato fortemente essendo il direttore tecnico storico per moltissimi anni. L’ingegnere modenese ha riscritto la storia del Cavallino creando monoposto che hanno portato ai successi di piloti del calibro di Lauda e Scheckter.
Una leggenda iconica che lascia un grande vuoto ma anche un bellissimo ricordo in quanti hanno avuto l’onore di lavorare al fianco del grande genio che negli anni era diventato grandissimo amico del patron di casa Ferrari.
Si è spento oggi nel sonno e al suo fianco, come per una vita intera, la moglie Betta che insieme ai figli Alessandro, Marco e Michele ne ha annunciato la scomparsa poche ore fa ai media.
Ripercorriamo brevemente la storia del progettista nato a Modena nel 1935, città dove si è spento oggi e che il 13 gennaio scorso lo aveva insignito della cittadinanza onoraria.
Mentre il padre lavorava come meccanico motorista per la scuderia Ferrari, il giovane Mauro frequentava il liceo scientifico e più tardi, nel 1959, conseguì la laurea in ingegneria meccanica con il progetto di un motore bicilindrico piatto.
Il padre di Mauro era molto influente nell’ambiente in cui lavorava e così riuscì a far assumere il figlio nel reparto corse dell’importante scuderia, appena dopo laurea.
Insieme a lui venne assunto anche il giovane Gian Paolo Dallara, entrambi sotto la supervisione dell’ingegnere Carlo Chiti. Questo venne licenziato nel 1961 e Dallara passò alla Maserati, così Forghieri venne convocato da Enzo Ferrari per diventare Responsabile del Reparto Tecnico per le vetture da corsa.
Così Forghieri si dedicò principalmente allo sviluppo di monoposto da corsa per la Formula 1 e i successi arrivarono immediati per piloti del calibro di John Surtees, che con l’auto progettata da Forghieri vinse il titolo di campione mondiale, mentre la Ferrari quello di costruttori.
Negli anni Settanta progettò vetture che portarono alla vittoria Niki Lauda e Jody Scheckter mentre un decennio dopo introdusse i motori turbocompressi progettando un’intera serie di veicoli che valsero alla Casa due titoli costruttori.
Grazie alla collaborazione dell’ingegnere modenese la Ferrari ha vinto 54 Gran Premi iridati, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori. Il sodalizio finì nel 1984 quando ci furono dei contrasti in seguito all’ingresso della FIAT, per cui rassegnò le dimissioni e si dedicò alla progettazione di alcuni prototipi.
La passione di Forghieri per il mondo dei motori continuò anche dopo la lunghissima avventura con la Ferrari, infatti cominciò a lavorare con la Lamborghini e in seguito con la Bugatti fino al 1994, anno in cui venne convocato come esperto per testimoniare al processo per la morte di Ayrton Senna.
Dopo questi avvenimenti iniziò un suo percorso creando l’Oral Engineering Group che diventò leader nel settore della progettazione meccanica.
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