Il Governo Meloni cancellerà alcuni bonus a partire dal prossimo anno 2024: ecco quali potrebbero essere. Scopriamoli.
Ancora non c’è nulla di ufficiale ma l’Esecutivo Meloni sarebbe intenzionato a cambiare le carte da gioco sul tavolo. Ci sono dei Bonus e delle agevolazioni fiscali che potrebbero ben presto “saltare”: gli incrementi delle buste paga potrebbero realmente non essere più confermate a partire dall’anno 2024. Sarà difficile che venga confermata la riforma fiscale con la riduzione delle aliquote IRPEF. La finalità dell’Esecutivo è quella di transitare da quattro a 3 aliquote, con un incremento in busta paga per milioni di lavoratori italiani.
Per poter raggiungere questo obiettivo è necessario reperire le risorse finanziarie e quelle disponibili sono davvero poche e serviranno solo per il taglio del cuneo fiscale. Quindi, il Governo dovrebbe trovare altre risorse necessarie per poter tagliare l’IRPEF. L’intenzione dell’Esecutivo Meloni è quella di trovare risorse attraverso altri tagli, che potrebbero essere inseriti nella riforma fiscale. Ciò implica la possibilità di poter rinunciare ad altri bonus ed agevolazioni previste per imprese e famiglie.
A partire dall’anno 2024 il Governo Meloni vorrebbe portare le aliquote IRPEF da 4 a tre, incrementando gli stipendi dei lavoratori dipendenti. Per chi guadagna tra i 28.000 euro ed i 50.000 euro la seconda aliquota potrebbe scendere dal 35% al 33%. La prima aliquota potrebbe essere estesa a 28.000 euro. Per poter concretizzare la riforma fiscale delle aliquote IRPEF, l’Esecutivo Meloni punta a ridurre alcuni bonus ed agevolazioni fiscali.
Oltre ai bonus per i lavoratori, il Governo Meloni potrebbe eliminare alcuni bonus per le imprese. Tra i possibili tagli ci sono i crediti per le imprese che investono in beni strumentali innovativi. L’Esecutivo punta a cancellare definitivamente l’Aiuto alla crescita economica che premia le imprese che reinvestono gli utili nell’organizzazione aziendale.
Altro bonus che potrebbe definitivamente essere eliminato è il credito d’imposta erogato per le bollette energia elettrica e gas. Potrebbe essere revisionata anche l’IRES, che potrebbe beneficiare di un’aliquota più ridotta per le imprese che assumono nuove risorse umane e investono in innovazione.
Il Viceministro del Tesoro Maurizio Leo ha sottolineato che l’Esecutivo Meloni vuole revisionare le detrazioni e le deduzioni. Oggi esistono quasi 230 crediti d’imposta che hanno un valore di oltre 35 miliardi di euro, per questo i tecnici del Ministero del Tesoro lavoreranno per ridurre la spesa ed intervenire sui bonus. Eliminando un bonus, le risorse risparmiate potranno consentire la riduzione delle tasse per le famiglie e per le imprese.
Per quanto concerne i Bonus edilizi, il Governo potrebbe intervenire ulteriormente per ridurli. Non è da escludere che la percentuale relativa alla detrazione per i lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico potrebbe essere ridotta ulteriormente. Anche lo sconto previsto dal Superbonus 110% potrebbe essere ridotto ulteriormente, come già fatto nella precedente Manovra di Bilancio.
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