Il mondo dello spettacolo piange Renata Scotto, una delle più importanti voci soprano del Novecento. È morta oggi a 89 anni.
Aveva debuttato a soli 19 anni al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, Savona, dove era nata nel 1934. Oltre all’attività come soprano è stata anche una regista teatrale ce ha firmato tanti successi. Davvero un’icona nazionale del secolo scorso, che in alcune occasioni ha anche sostituito talenti come quello di Maria Callas.
Aveva un sorriso contagioso Renata Scotto, ma a valergli la fama non fu solo la sua bellezza ma le doti canore da soprano. Una delle più belle voci del Novecento, una delle maggiori interpreti della lirica.
Aveva 89 anni e abitava a New York, però la città che la ha dato i natali il 24 febbraio del 1934 era Savona e proprio il sindaco Marco Russo ha avuto dolcissime parole per ricordarla. Renata aveva debuttato a teatro a soli 19 anni ma il primo grande successo fu alla Scala di Milano nel 1953, sempre nello stesso anno della prima apparizione che invece fu nella sua città.
Vedova dal 2021 del primo violino della Scala Lorenzo Anselmi, Renata ha risieduto stabilmente negli Stati Uniti negli ultimi anni e proprio qui si è spenta durante la notte. Inizialmente si diceva che fosse morta nella sua città, invece poi è arrivata la conferma: la grandissima soprano italiana si è spenta negli Stati Uniti, lasciando un incolmabile vuoto in tutti coloro che l’hanno conosciuta.
Il sindaco di Savona l’ha ricordata come una persona colta, gentile, semplice e raffinata. Renata Scotto era uno dei soprani più famosi al mondo. Tanti i messaggi di cordoglio pervenuti in queste ore, specialmente sui canali ufficiali di Twitter dove grandi enti l’hanno ricordata.
A partire da RaiCultura e a seguire con le testate giornalistiche e ovviamente i grandi teatri che ha calcato nel corso della sua carriera. Il Teatro La Fenice ha scritto: “Non possiamo essere sempre felici. Giungiamo ora a comunicarvi della morte di Renata Scotto, siamo tristemente scossi. Ci lascia un’artista straordinaria la cui voce brillò per tanto tempo anche qui. Che la terra ti sia lieve”.
Anche la Regione Liguria ha voluto omaggiarla con un messaggio in cui viene nominato il presidente Toti. Non è mancato poi il post di Placido Domingo.
Nella sua vita Renata ha calcato le scene dei più prestigiosi teatri mondiali come La Scala di Milano. Qui in particolare ricordiamo un aneddoto importante. Era il 1957 quando il prestigioso teatro portò a Edimburgo La sonnambula di Vincenzo Bellini, interpretata da Maria Callas. Un grande successo, tanto che il teatro milanese decise di aggiungere delle repliche che però la Callas non poté cantare per alcuni impegni.
Così la sostituì Renata Scotto e questo periodo per la soprano ligure fu un tale trionfo che da quel momento venne ufficialmente consacrata nel panorama della lirica internazionale, anche perché era stata in grado di interpretare un ruolo in cui il mondo aveva ammirato niente di meno che Maria Callas, maestra del settore nello stesso periodo in cui la Scotto si stava “facendo le ossa”.
Renata aveva debuttato al Teatro Gabriello Chiabrera di Savona a soli 19 anni, interpretando Violetta ne La Traviata. Il primo grande successo ci fu il 7 dicembre del 1953 sul palcoscenico milanese con La Wally di Catalani e poi appunto la fama internazionale a causa degli impegni della Callas.
Tecnicamente Renata Scotto piaceva molto al pubblico, che faceva la fila ai suoi spettacoli, ma aveva anche una grande intelligenza musicale con un fraseggio accurato e un bel temperamento. Queste qualità la portano nell’Olimpo della lirica fino a interpretare nel 1965 Madama Butterfly al Metropolitan di New York e La Traviata alla Royal Opera House di Londra. Nel 1976 canta Zaira di Bellini al Teatro Bellini di Catania, l’anno seguente è Mimì nella Bohème al Metropolitan a fianco di un artista del calibro di Luciano Pavarotti. In quegli anni, i più intensi della sua carriera, aggiunse altri ruoli al suo repertorio: La Medium, La voce umana, Parsifal, Elektra, Il cavaliere della rosa.
Negli anni Ottanta inizia per Renata l’esperienza delle regie d’opera e la prima è stata Madama Butterfly al Metropolitan, un allestimento che ha fatto da cornice al capolavoro di Puccini, apprezzato in maniera tale che poi è approdato su altri palcoscenici: dall’Arena di Verona all’Opera di Miami e al Carlo Felice di Genova.
Nel 1995 ha curato la regia de La Traviata a New York e lo spettacolo al New York City Opera è stato ripreso in diretta televisiva. Questo lavoro le ha fruttato il premio Emmy Award come miglior evento televisivo dal vivo.
Dal 1997 è Accademico di Santa Cecilia, al contempo ha fondato l’Accademia Operistica che porta il suo nome. Nel 2011 arriva per lei un altro premio, il Met Legends.
Nel 2020 Renata Scotto, residente negli Stati Uniti, ha riportato il suo talento nella città natale ligure, dove ha lavorato come regista nello stesso teatro che l’aveva vista debuttare giovanissima e leggermente insicura. “È un istinto che mi porta a ritornare nella mia città” aveva detto in quella circostanza.
Lei che sempre ha amato la musica, dopo gli studi a Milano ha fatto di questo la sua vita ed era entrata nel cuore di molti.
“Era un’artista mondiale ma estremamente umile e semplice come solo i grandi sanno essere. Ogni volta che l’ho incontrata sembrava lei ad essere felice di parlare con me, più che il contrario e lo stesso valeva se incontrava ogni altro abitante di Savona” ha detto il sindaco Marco Russo, aggiungendo “Ci mancherà molto, era un esempio e un punto di riferimento per la città”.
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