È morto il giornalista Massimo Milone, fra le altre cose caporedattore del Tgr Campania e presidente dell’Unione cattolica stampa italiana.
Era un uomo di grande fede che più di una volta aveva avuto l’onore di intervistare Papa Francesco e altri esponenti della Chiesa. I funerali si terranno domani alle 11 di mattina nella città che gli ha dato i natali, la sua Napoli.
Fervido cattolico, Massimo Milone era un giornalista molto importante che purtroppo oggi ci ha lasciato nella notte. Di origini napoletane, era presidente dell’Unione cattolica stampa italiana e per 10 anni era stato caporedattore centrale del Tgr Campania.
Era un gran signore Massimo Milone e chi lo conosceva lo descrive come una persona affabile, sempre molto disponibile, gentile e molto umano, dote decisamente rara di questi tempi soprattutto nel giornalismo. Questa è stata la sua passione fin da ragazzo per la ricerca della verità, una verità che può essere anche scomoda ma Milone sapeva guardare dentro le persone e far aprire ogni interlocutore, conquistandolo con i suoi modi gentili.
Purtroppo il destino non guarda in faccia nessuno e il giornalista classe 1955 è morto questa notte a causa di un infarto. Milone è stato molto attivo nel giornalismo, dove ha mosso i primi passi in giovanissima età. Si è interessato in particolare alle questioni della Chiesa e aveva molti amici negli ambienti ecclesiastici, lo stesso Papa ha appreso la notizia con molto sconforto.
Era in pensione da poco e a tradirlo è stato il suo cuore, forse troppo provato dall’enorme dolore per la morte del fratello Marcello nel marzo dello scorso anno. Di certo mancherà a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. A rendergli omaggio sarà la sua Napoli domani ai funerali che si terranno di mattina nella Chiesa dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, alla Pignasecca.
La città partenopea ha perso un esponente elegante del giornalismo, un uomo di altri tempi e un grande professionista che tanti in queste ore hanno voluto omaggiare con un ricordo.
Fra questi c’è il vicedirettore nazionale Tg Rai, Antonello Perillo:
“un grandissimo giornalista, un immenso uomo. per me è stato un maestro e come un fratello maggiore. ti porterà sempre nel mio cuore che ora è distrutto dal dolore, ti voglio bene”.
Massimo Milone è stato un grandissimo giornalista. Era laureato in giurisprudenza e aveva iniziato da giovanissimo a muovere i suoi passi in questo settore. Prima ha collaborato con L’Avvenire e poi è arrivato l’importante ingresso in Rai nel 1979.
Qui il suo lavoro ha avuto una svolta decisiva perché ha avuto la possibilità di seguire alcuni fra gli avvenimenti più importanti che hanno segnato la nostra storia recente, ad esempio il rapimento di Ciro Cirillo, le Brigate Rosse, gli anni di piombo, il terremoto in Irpinia del 1980, il caso di Maradona – Sinagra e altri ancora.
È stato fra le altre cose, capo redattore centrale del Tgr Campania, in cui ha lasciato una forte impronta e poi è diventato responsabile di Rai Vaticano, ovvero la struttura della rai che si occupa di seguire gli eventi collegati al Papa. Aveva un bel rapporto con Bergoglio e addirittura ne parla nel suo ultimo libro “Da Francesco a Francesco. Dieci anni di un Pontificato innovatore”, scritto per la Casa editrice Francescana di Assisi.
Di lui ha detto:
“sulle orme di san francesco ci incamminiamo con papa francesco con la consapevolezza che tutti insieme si può vincere, si possono sconfiggere le guerre, arginare i cambiamenti climatici, limitare la povertà, dialogare, costruire”.
In questa opera ha raccolto testimonianze di personalità ecclesiastiche importanti come quella di Luca Caruso, portavoce della Fondazione Ratzinger, che in occasione della presentazione era stato a Napoli.
Milone poi ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Unione cattolica stampa italiana, dal 2002 al 2008. Con l’inizio del Giubileo straordinario della misericordia ha ideato lo speciale “Il Giubileo di Francesco” e ha seguito molti viaggi del Pontefice.
Autore di libri e saggi giuridici, ha anche vinto numerosi premi come il premio Capri San Michele nel 1999, il premio “Città di Sorrento e il premio “Cultura e Progresso” a Napoli. Ha poi ricevuto al il premio “Guido DOrso” presso il Senato a Palazzo Giustiniani. Per la sua costante attenzione ai beni culturali e per un’informazione non di parte, Milone verrà ricordato come un giornalista pulito, trasparente, umile.
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