Addio al presidente Nintendo, è morto Satoru Iwata

È morto all’età di soli 55 anni Satoru Iwata, il presidente di Nintendo: un grave lutto che colpisce la società nipponica colosso dei videogiochi che aveva nel carismatico numero uno una guida da 13 anni. Se n’è andato in seguito a gravi problematiche fisiche che lo affliggevano da diverso etempo, con una patologia al dotto biliare. La società giapponese ha condiviso questa triste notizia con il mondo attraverso un comunicato stampa. Soffriva da tempo e già l’anno scorso non era riuscito a partecipare all’E3 Show 2014. Ripercorriamo le fasi della sua luminosa carriera.

Satoru Iwata (岩田 聡) è dunque morto a soli 55 anni: era presidente del 2002 e alla sua guida la società giapponese aveva portato a segno fior di presentazioni. Era subentrato al vertice a seguito delle fasi finali del lancio della console GameCube e aveva partecipato in prima persona alla progettazione, perfezionamento e diffusione in commercio della console più divertente tra le passate generazioni ossia Nintento Wii con il suo successo planetario grazie alla dedizione ai casual gamer, tutti coloro i quali non sono propriamente degli appassionati di videogiochi.

Aveva anche promosso in prima linea la nuova gamma Nintendo DS relativa alle console portatili, con tanti modelli di alterno successo, come ad esempio Nintendo 3DS che portava il 3D senza occhiali a una dimensione più umana e globale, ma senza davvero il grande botto che ci si attendeva. L’ultima grande console è stata Nintendo Wii U, con il suo tablet-controller innovativo e interessante, che però non è riuscito a ripercorrere i fasti della precedente. Attualmente, il colosso sta sempre più dovendo fare i conti con i piedi divenuti di argilla.

E ora? Nintendo ha comunicato che affiderà la conduzione alla coppia fomata da Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto. Iwata, che era nato a Sapporo, aveva preso il posto del precedente, terzo, presidente Hiroshi Yamauchi, che aveva retto il regno per lunghi anni. Aveva iniziato a sviluppare videogiochi sin dalla più tenera età, grazie a una calcolatrice programmabile che aveva ricevuto durante la scuola secondaria. Un grave lutto, un grande dirigente che se ne va.

IL GAME BOY 2.0

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