[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Alex SG/Shutterstock.com[/didascalia]
Pensate stiano chiacchierando con gli amici o ascoltando la canzone dell’estate per rendere meno estenuante il ritorno a scuola o, ancor peggio, in ufficio. E invece no. Quelle cuffiette nelle orecchie di molti passanti spesso sostituiscono un libro.
Gli americani, ci piace ripetercelo, sono sempre un passo avanti. Nel Paese a stelle e a strisce, già da qualche anno, i podcast sono una realtà affermata; eppure di recente, anche in Italia sembrano aver imboccato la strada del successo.
Ma se siete dei neofiti e volete saperne di più ecco, in pillole, di cosa si tratta.
I podcast sono dei semplicissimi (si fa per dire) file audio che potete scaricare sul vostro smartphone, pc, tablet, computer o che potete ascoltare in streaming.
È curioso pensare che quando tutti noi avevamo tra le mani i cari e vecchi dispositivi Apple, da cui evidentemente i podcast hanno preso il loro nome, nessuno si stesse preoccupando del destino dei libri stampati.
Davanti agli Ipod, tutti coloro che considerano ogni novità tecnologica foriera di malanni apocalittici hanno temuto per la morte della musica; scaricare file in mp3 avrebbe significato il collasso delle etichette discografiche. Speriamo che abbiano torto anche questa volta.
In apertura della London Book Fair del 2018 si è parlato di podcast definendoli i “golden child” dell’editoria. L’ascolto sostituirà la lettura e decreterà la tanto temuta morte del libro?
Prima di tutto concedetemi una noiosa precisazione terminologica. Un podcast è un’insieme di file audio (o video) pubblicati nel tempo sotto forma di episodi distinti che trattano un argomento specifico.
La serie episodica che costituisce un podcast può essere ascoltata in streaming o scaricata per esser fruita offline. Insomma si tratta di contenuti parlati ma che, diversamente dai classici programmi radiofonici, seguono un canovaccio ben preciso.
Soprattutto in passato, i podcast erano utilizzati come contenitori di puntate radiofoniche in modo da permettere agli ascoltatori di reperire i loro programmi radio preferiti anche dopo la diretta.
I podcast nati come tali, invece, sono approfondimenti storici, politici, culturali e scientifici; in cui l’improvvisazione è concessa ma è ridotta al minimo.
Anche l’audiolibro non ammette, ovviamente, alcun tipo di conversazione spontanea, ma allo stesso modo, risponde alla richiesta sempre più pressante di contenuti audio.
[didascalia fornitore=”altro”]Fonte: Pew Research center. Crescita dei podcast nel mercato americano.[/didascalia]
Nonostante non sia (ancora) esplosa tra i sostenitori della carta stampata la polemica che ha investito gli ebook alla loro uscita, il futuro degli audiolibri sembra essere davvero promettente.
Se diamo uno sguardo al mercato americano la crescita è evidente: nel 2017 infatti le vendite di audiolibri hanno raggiunto i 2,6 miliardi di dollari segnando un trend in continua crescita.
E nonostante il libro cartaceo mantenga il suo prestigio e sia comunque il supporto preferito dai lettori, è interessante notare che, se confrontati con gli anni precedenti, i numeri del 2017 dimostrano che le vendite sul fronte americano di libri e ebook restano stabili mentre il mercato degli audio book cresce e allarga il suo pubblico.
Il trend americano ha avuto un corrispettivo europeo e anche nel vecchio continente podcast e audiolibri sono sempre più diffusi.
Premetto che faccio parte di quella schiera di lettori che si entusiasmano davanti a una buona grammatura o a copertine con carta vergata, eppure non sono preoccupata per il loro destino.
I tanto temuti e-book non hanno sostituito i libri ma si sono affiancati a loro regalandoci un nuovo modo di leggere, diventando supporti ideali per molte opere di consultazione.
Noi, moderni aruspici, siamo abituati a guardare nelle viscere americane per predire il nostro futuro. Ebbene, l’editoria statunitense cresce in gran parte grazie al successo degli audiolibri. Basti pensare che negli Stati Uniti un ragazzo (18-29 anni) su quattro ha ascoltato almeno un audiolibro nell’ultimo anno.
Nello stesso periodo sono approdate anche in Italia le aziende leader nello streaming di audiolibri; quindi, se non l’avete ancora fatto, è giunto il momento di approfittarne.
Di tanto in tanto sentiamo levarsi dal mondo editoriale voci che ripetono come in un mantra che nel nostro Paese si legge sempre meno. Un’affermazione discutibile ma di certo le fake news sono all’ordine del giorno e dove dilaga la disinformazione qualche buon podcast potrebbe salvarvi la vita (o quasi).
Non temete, i libri continueranno ad esistere ma stipati in una metro andando al lavoro, bloccati nel traffico o – i più fortunati – rilassati in riva al mare, troveranno nei podcast e negli audiolibri i loro migliori amici.
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