Nei supermercati non si troverà più il latte fresco? Per molti sarà una notizia particolare, ma verrà rimpiazzato in questo modo.
Il latte fresco è un must dei supermercati italiani, con la possibilità di scegliere tra i vari prodotti che vengono messi a disposizione. Oggi i consumatori sono abituati a poter scegliere il latte che desiderano, dal fresco in banco frigo sino a quello a lunga conservazione per poi andare sul tipo senza lattosio o ricco di proteine. Insomma, una vetrina ricca e corposa. La notizia del momento è che il latte di tipologia fresca potrebbe sparire del tutto dagli scaffali del banco frigo: facciamo chiarezza?
Latte fresco e a lunga conservazione: quali sono le differenze?
Ci sono differenze sostanziali sul metodo di preparazione dei due prodotti. Il latte quando fresco viene pastorizzato con metodologia di pastorizzazione che avviene alla temperatura di 72°C per 15 secondi. È un processo veloce che avviene non oltre le 48 ore dalla mungitura del latte.
Il latte a lunga conservazione si lavora con un metodo diverso e ad altissima temperatura – sino a 150°C – per 5 secondi al massimo. La lavorazione è importante al fine che possa essere conservato dentro il cartone per un massimo di sei mesi, oppure sino a 4 giorni dopo la sua apertura.
Nel momento in cui il latte fresco viene lavorato, partendo dal latte crudo, il trattamento termico è sicuramente ottimale per preservare tutte le proprietà. Non solo, uccide sino al 96% dei batteri e quello che resta sono spore resistenti al calore.
Supermercato, addio al latte fresco?
Una marca in particolare di latte fresco potrebbe non essere più a disposizione nei supermercati. Una scelta da parte di una azienda italiana leader – come riportano alcune testate nazionali – per ridurre gli sprechi e anche i costi di lavorazione.
Se una volta si andava al supermercato per trovare varie tipologie di latte, oggi potrebbe non essere più così. Dalla decisione di una azienda, anche altre italiane hanno deciso di seguire il filone e prendere la stessa decisione.
Nel banco frigo si potrà quindi trovare il latte pastorizzato con durata sino a 10 giorni – e non più sei come quello fresco. Il Fatto Alimentare spiega che questa potrebbe sembrare una scelta marginale, ma è invece un metodo per prolungare la vita della latte del 60%.
La produzione del latte fresco e le modifiche sono state apportate – o meglio pensate – durante il periodo del lock-down e della pandemia. I consumatori non potevano recarsi nei supermercati tutti i giorni e questo comportava un grande spreco di latte rimasto invenduto. Ci sono quindi da considerare vari fattori, come il rispetto per l’ambiente e la riduzione degli sprechi alimentari sino al calo del potere di acquisto: tutto questo porta alla decisione di non far più trovare latte fresco nei supermercati, ma pastorizzato e a lunga conservazione.
La sua conservazione sarà quindi di 10 giorni, come anticipato, con un minore spreco ma senza la perdita della qualità del prodotto.