Il Reddito di cittadinanza è stato sospeso anche se, in suo soccorso, sta per arrivare un nuovo Bonus da 700 euro. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e soprattutto chi potrà avanzare questa richiesta.
La settimana scorsa, molti cittadini italiani hanno ricevuto il temutissimo e inaspettato sms da parte dell’Inps. Il Reddito di Cittadinanza non verrà più erogato. La notizia ha gettato nel panico i percettori del sussidio i quali, ora, dovranno rivedere le loro priorità. A quanto pare però, alcuni di loro potranno usufruire di una nuova risorsa economica, un bonus dal valore di 700 euro. Al momento esistono delle serie limitazioni in quanto questa opportunità sembra essere rivolta solo a chi risiede in Trentino Alto Adige.
Come già annunciato in precedenza, l’Inps (acronimo di Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha seguito le nuove direttive del Governo Italiano. Negli ultimi giorni del mese di Luglio la proposta di Legge è diventata realtà: il Reddito di Cittadinanza non verrà più concesso.
Il Governo ha quindi deciso di bloccare questa sovvenzione che per molti si è rivelata deleteria: chi percepisce il reddito preferisce stare a casa anziché cercarsi un lavoro. L’effetto sortito è stato quindi molto diverso da quello desiderato, motivo per cui lo Stato Italiano ha perso moltissimi soldi. Ovviamente le reazioni del popolo sono state immediate. In alcune città italiane sono stati organizzati dei cortei di protesta in cui è stato necessario contattare le Forze dell’Ordine.
Il Governo è stato sicuramente brusco nel suo intervento, ma sta comunque cercando delle alternative che possano sostenere i cittadini colpiti da questo provvedimento. Il primo aiuto consiste nel supportare tutti quei giovani che vogliono continuare a studiare.
Questo Bonus è pensato non solo per chi non ha terminato le scuole, ma anche i lavoratori del terziario che, per un motivo o per l’altro, hanno interrotto la loro carriera scolastica. L’iniziativa è sicuramente nobile anche se, al momento, è prevista solamente per tutti coloro che vivono in Trentino e che hanno versato tutte le quote dovute all‘Ente Bilaterale della Regione.
La richiesta potrà essere presentata da coloro che hanno conseguito il diploma o la laurea nel 2022/2023. Si tratta di un reddito che verrà concesso per meritocrazia: più alto è il voto conseguito e più soldi si andranno a ricevere.
Chi ottiene il massimo punteggio nella votazione finale (110 e lode) riceverà un importo di 400 euro, cifra che scenderà a 300 euro per chi raggiunge i 100/100. La soglia si abbasserà a 200 euro per chi ottiene un voto da 96 a 99/100 e a 150 euro per chi si classifica con un punteggio compreso tra i 90 e i 95/100. Questo per quanto riguarda il diploma di maturità.
Per la laurea 250 euro saranno concessi a tutti coloro che otterranno un punteggio tra i 100 e i 105/110; 400 euro a chi si laurea con un voto compreso tra 106 e 110/110. Infine, chi otterrà 110 e lode potrà aggiudicarsi ben 600 euro. In caso di laurea magistrale le fasce di valutazione rimarranno le stesse, ma i soldi percepiti aumenteranno fino ad arrivare a 300, 500 e 700 euro. Basterà aver lavorato per almeno 12 mesi nel biennio precedente al diploma e aver versato tutti i contributi dovuti. Il tutto va presentato entro 90 giorni dal conseguimento del titolo.
Un bonus di 700 euro è previsto non solo per chi studia, ma anche per chi viaggia. La Regione Trentino garantisce una sovvenzione per chi andrà a beneficiare del servizio di trasporto pubblico.
Questo coprirà il 55% della spesa totale sostenuta nel corso dell’anno. Sarà applicabile ai mezzi di trasporto locali, ma anche verso quelli che si spostano sul territorio regionale e nazionale.
Chi desidera approfittare di questa risorsa dovrà aver versato le giuste quote all’Ente Regionale del Trentino per almeno tre mesi e presentare la richiesta entro 90 giorni dalla data di scadenza del proprio titolo di viaggio. Sempre più persone beneficiano del trasporto pubblico e questa risorsa potrà migliorare la vita di moltissime famiglie e pendolari trentini.
Proposte interessanti, quelle illustrate in questo articolo. Speriamo che possano esserci risvolti simili anche in tutte le altre Regioni di Italia!
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