Durante il periodo del lockdown un uomo di 61 anni di Bari adescava minorenni su internet ma grazie a una mamma è stato smascherato.
Ora i Carabinieri indagano su quanto accaduto e le accuse formulate nei confronti del pedofilo sono davvero pesanti, si tratta infatti di adescamento e corruzione di minorenni, tentati atti sessuali, tentata estorsione e tentata violenza sessuale. Il condizionale è d’obbligo ma se tutto fosse confermato si tratterebbe di un fatto gravissimo venuto alla luce solo grazie alla denuncia di una mamma barese.
Internet nasconde moltissime insidie e fra queste c’è anche quella legata alla pedofilia, infatti il fatto di potersi nascondere dietro a uno schermo permette a perversi individui di agire indisturbati e senza problemi. Invece stavolta il protagonista della vicenda è stato scoperto e a suo carico è stata aperta un’accurata indagine che servirà a fare luce sulle accuse lanciate da una mamma di Verona.
I fatti contestati all’uomo, residente nel Barese, sono accaduti nel periodo del lockdown, in cui tramite diverse piattaforme social come Whatsapp e Instagram, si dedicava al suo passatempo preferito, ossia adescare giovani ragazze minorenni.
Nei suoi confronti sono stati riscontrati gravi indizi di colpevolezza e ora il 61enne dovrà risponderne.
Come tutti sappiamo le restrizioni dovute alla pandemia hanno costretto molti giovani a casa ed è proprio in questo periodo che l’uomo ha trovato terreno fertile per i suoi illeciti.
Secondo i primi dettagli emersi dalle indagini sembra che le ragazzine che è riuscito ad adescare siano 14 e proprio la mamma di una di queste ha avuto la prontezza di denunciare il tutto.
Le giovani vittime sono tutte minorenni, di età compresa fra i 10 e i 16 anni e dalle chat rinvenute sembra che l’uomo cercava di organizzare incontri sessuali sia di persona che in via virtuale.
Non solo, leggendo le parole rivolte alle vittime, sono stati riscontrati contenuti molto forti e apprezzamenti decisamente volgari e dal chiaro sfondo sessuale.
Una delle chat più esplicite è arrivata all’attenzione della madre di una delle ragazze. La giovane è residente a Verona e il 61enne di Bari l’ha contattata sui social dopo aver visto le sue foto.
Dalle conversazioni si evince un linguaggio molto esplicito in cui le venivano fatti diversi apprezzamenti inopportuni e così la madre della minorenne ha sporto denuncia ai Carabinieri di Bosco Chiesanuova, mostrando l’intera chat in cui era rimasta coinvolta la figlia.
Dopo questa denuncia subito sono partite le indagini che hanno portato a identificare il colpevole, la cui abitazione è stata perquisita a fondo fino a trovate lo smartphone dell’uomo.
Dalle prime analisi effettuate sul dispositivo sono emerse diverse conversazioni che il 61enne aveva intrattenuto con minorenni di ogni parte d’Italia ma ciò che è ancor peggio è che si spacciava per un’altra persona fornendo false identità e spacciandosi per un coetaneo.
Al momento è stata emessa nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare, in attesa che la sua posizione venga chiarita.
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