[didascalia fornitore=”altro”]Foto: Pixabay[/didascalia]
Adottare un gatto fa bene al cuore, in senso lato e non solo: diverse ricerche hanno dimostrato che i piccoli felini sanno essere di grande aiuto in particolare per i cardiopatici e per le persone depresse. Proprio per questo la Fondazione Iseni e il Centro Cuore Malpensa, hanno deciso di promuovere, a partire dal prossimo ottobre, la pet-therapy attraverso l’adozione di gatti provenienti dai gattili. Lo scorso anno avevano proposto un’iniziativa simile con i cani.
E’ stato Andrea Macchi, direttore della struttura, a spiegare i numerosi benefici apportati all’uomo dal contatto quotidiano con i piccoli felini: ‘I principali riguardano la sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi e la sindrome ansiogena. Il contatto con il pelo del gatto produce ossitocina, l’ormone della felicità’.
Il direttore ha poi chiarito le differenze tra cane e gatto in termini di aiuto per l’uomo: ‘A differenza del cane, la difficoltà del gatto a fidarsi dell’essere umano stimola in quest’ultimo l’autocontrollo e l’impegno prolungato nella relazione. Il contatto con il pelo è piacevole e distensivo, agisce in modo positivo su battito, frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Tutto ciò produce quindi enormi benefici a livello cardiovascolare, prolungando e migliorando quindi la vita umana’.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/salute/2015/04/08/pet-therapy-cose-e-a-cosa-serve/62787/” testo=”Pet Therapy, cos’è e a cosa serve”]
Considerati i notevoli vantaggi donati all’uomo dai piccoli pelosi, il presidente della Fondazione Iseni, Fabrizio Iseni, ha dichiarato di aver avviato ‘protocolli di intesa con alcuni gattili del territorio gestiti da volontari dove vengono portati i gatti abbandonati’.
L’iniziativa avrà il privilegio di moltiplicare i risultati positivi: da un lato verranno aiutate le persone cardiopatiche e depresse, dall’altro si offrirà una speranza ai tanti gatti che si trovano nei gattili in attesa di adozione.