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Nel Mar di Giava sono state messe in atto le operazioni per recuperare i corpi dei passeggeri. I sommozzatori indonesiani e di altri Paesi hanno effettuato delle immersioni nella zona dove sono stati ritrovati i primi frammenti dell’aereo. Sono stati rintracciati due grandi pezzi del velivolo. Le ricerche vengono effettuate con 60 imbarcazioni, 8 aerei e 4 elicotteri. I corpi recuperati sono circa 30 e i due grandi oggetti, riconducibili all’aereo, sono stati trovati ad una profondità di 30 metri. Il capo dell’agenzia di ricerche nazionale indonesiana ha parlato anche di presenza di carburante trovato sulla superficie dell’acqua proprio nell’area in cui sarebbero rinvenuti i relitti e i corpi. Sembrerebbe che la compagnia abbia effettuato il servizio oltre i termini della sua licenza, che stabiliva il volo 4 giorni alla settimana, ma non la domenica.
L’aereo QZ8501 della compagnia low cost malese AirAsia è scomparso mentre si trovava sopra il mar di Giava, dopo essere decollato dall’aeroporto di Surabaya, diretto a Singapore. L’Airbus A320-200 era partito alle 5:20 ora locale (le 23:20 in Italia) e doveva atterrare all’aeroporto Changi di Singapore alle 8:30 locali (le 2:30 italiane).
A bordo si trovavano 162 passeggeri di cui 149 indonesiani, tre coreani, e 4 altri passeggeri rispettivamente di Singapore, Gran Bretagna, Francia e Malesia, oltre a 6 membri dell’equipaggio. Non ci sarebbero italiani. Tra i passeggeri si contano anche 16 bambini e un neonato. Del volo si sono perse le tracce circa 42 minuti dopo il decollo a causa di un forte maltempo. Secondo un comunicato della direzione dell’aviazione civile di Singapore, è stato perso contatto col velivolo mentre si trovava nello spazio aereo indonesiano, “a 200 miglia nautiche a sud-est della frontiera fra le zone di volo di Giacarta e Singapore”. Al momento della scomparsa dai radar l’aereo volava a 32.000 piedi (9.700 metri), la quota di crociera regolare per la maggior parte dei jet.
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Il comandante del volo era esperto, perché poteva contare su circa 6.100 ore passate nei cieli. L’aereo scomparso difficilmente avrebbe potuto essere soggetto ad un guasto, perché era piuttosto recente, in quanto era stato terminato nel 2008 e da circa un mese era stato sottoposto anche ai controlli per la manutenzione. Le autorità indonesiane hanno allestito un centro di crisi, proprio presso l’aeroporto da cui è partito il volo scomparso. Nell’ultima comunicazione con la torre di controllo, il pilota ha chiesto di evitare le nubi virando a sinistra e salendo a 10.300 metri.
Le ricerche
Il portavoce dell’aviazione militare, Hadi Tjahjanto, ha confermato che tre aerei, di cui uno di sorveglianza sono stati dispiegati per le ricerche. Due aerei C-130 sono stati mandati dall’aviazione e dalla Marina di Singapore. Le autorità indonesiane hanno allestito un centro di crisi nel Juanda International Airport di Surabaya, in Indonesia.
“Sono molto triste nel sentire che il volo QZ8501 di AirAsia Indonesia è disperso. I miei pensieri sono con le famiglie. La Malesia è pronta ad aiutare“, aveva dichiarato il primo ministro malese, Najib Razak. Anche il Presidente Barack Obama sta seguendo “con apprensione” le notizie sull’aereo scomparso. L’amministratore delegato di AirAsia, Tony Fernandes, è andato a Surabaya in Indonesia, luogo da cui è partito l’aereo. Fernandes intende collaborare alle ricerche e ai soccorsi del volo QZ8501, su cui viaggiavano 162 persone. “Verso Surabaya, da cui proviene la maggior parte dei passeggeri e il mio equipaggio. Riponiamo la nostra speranza nelle operazioni di ricerca e soccorso e ringraziamo i governi di Indonesia, Singapore e Malesia“, ha scritto su Twitter. Alle operazioni di ricerca ha partecipato anche l’Australia.
Il precedente
Il 2014 si conferma un anno nero per i voli dell’aviazione malese: due gli aerei scomparsi mentre erano in volo, tra cui il volo MH370 di Malaysia Airlines di cui si perdono le tracce con a bordo 239 persone: ancora oggi la sua scomparsa resta un mistero. La stessa compagnia ha voluto lanciare un mesaggio di solidarietà per il volo dell’AirAsia scomparso in volo creando su Twitter l’hastang #staystrong.
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