I passanti hanno osservato il fiume Tevere e non hanno potuto credere ai loro occhi: sono emersi a sorpresa.
Roma è la città Eterna che ha scritto pagine intere della storia nel mondo, così come oggi ne è testimone giorno dopo giorno. Un turista quando arriva a Roma non può far altro che lasciarsi travolgere dai monumenti e dalle emozioni che si susseguono una dopo l’altra. A fare da cornice – oltre ai meravigliosi tramonti – c’è il fiume Tevere che da anni osserva e scorre indisturbato regalando paesaggi da cartolina. In queste ultime ore moltissimi passanti hanno notato qualcosa di incredibile che è emersa dalle sue acque.
Il fiume Tevere è uno dei simboli di Roma che ne disegna il paesaggio e lo rende ancora più romantico. Una risorsa d’acqua che ha attraversato i secoli e che ancora oggi è importante per la città.
Tuttavia, in questi giorni tra le acque è stato visto qualcosa che mai nessuno si sarebbe aspettato. I passanti e i turisti sono rimasti senza parole ed è solo l’inizio di una nuova storia per Roma.
Come riportano il Messaggero e altre testate nazionali, nella parte dove si trova la stazione di rilevamento di Ripetta l’acqua del Tevere aveva 5,74 metri di portata. Il suo solito andamento lento e oscillante sta preoccupando gli esperti, perché in pochi mesi il livello dell’acqua si è abbassato notevolmente.
I canottieri in questo ultimo periodo hanno riportato episodi che fanno pensare, con incidenti che non si erano mai verificati in passato e dovuti proprio all’abbassamento dei livelli dell’acqua. Lo descrivono come un senso unico alternato con una caratteristica che non ha lasciato indifferenti turisti e vogatori.
Ci sono moltissimi rifiuti che emergono direttamente dall’acqua, questo non solo porta ad una grande preoccupazione ma anche ad incidenti di vario tipo dovuti alle collisioni create da questi “massi” prima nascosti.
Basta un solo sguardo verso l’acqua per vedere rifiuti di ogni genere, che ostacolano il passaggio e sono un grande problema per l’inquinamento. Le isole galleggianti si creano vicino ai piloni dei ponti, anche se la Regione Lazio sta facendo di tutto per intervenire quanto prima.
Gli esperti a tal proposito parlano di un rischio per l’ambiente e per la natura, con flora e fauna che risentono di questo cambiamento. Una sofferenza continua per gli animali e per le piante, con una riduzione degli spazi e dell’ossigeno: la morte dei pesci è inevitabile.
Non solo, i migratori hanno sempre considerato il fiume Tevere come una propria area dove potersi cibare. Con questi danni e questi cambiamenti, si dovranno adattare spingendosi in altre aree anche periferiche.
Se si continua in questo modo, tra 50 anni il Tevere potrebbe diventare solo un torrente. Una condizione assurda che dovrà in qualche modo essere risolta per il bene dell’ambiente e degli animali.
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