Nuova tragedia in mare, nelle coste del Mediterraneo, un barcone carico di migranti sarebbe naufragato in Marocco, a 300 metri dalla costa di Dakhla, proprio di fronte le isole Canarie.
Secondo quanto diramato dai media locali, il motivo dell’affondamento del barcone sarebbe dovuto a causa delle condizioni avverse del meteo, in quanto il vento non avrebbe favorito la navigazione e il mare agitato con onde oltre i 2 metri non ha lasciato scampo.
Secondo le prime indiscrezioni sarebbero stati oltre 60 i migranti a bordo di una imbarcazione naufragata nelle coste del Marocco, di fronte le isole Canarie. La nave è affondata a causa del mare troppo mosso, con onde oltre i 2 metri che purtroppo non hanno lasciato scampo.
Da una prima stima circa 40 migranti si sono salvati, mentre altri 20 al momento risultano dispersi. Tra loro, purtroppo, sono stati recuperati 7 corpi privi di vita dagli stessi superstiti che li hanno portati a riva.
I migranti a bordo dell’imbarcazione erano quasi tutti di origine marocchina ed erano diretti verso la Spagna. La barca è affondata a circa 300 metri dalla costa di Dakhla, secondo quanto riportato dal quotidiano locale Assabah.
I 40 migranti che sono riusciti a salvarsi, hanno raccontato che alcuni trafficanti li avevano obbligati a salire a bordo nonostante il loro rifiuto.
Subito dopo un summit a Brindisi, il vicepremier e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha rilasciato delle dichiarazioni circa l’ultimo naufragio nelle coste del Marocco.
“Al largo del Marocco oggi c’è stato un altro disastro con molti migranti morti”.
In una conferenza di domenica scorsa il ministro esponeva in merito alla questione sbarchi la sua preoccupazione spiegando che se non si interviene nel breve tempo possibile le coste del Mediterraneo rischiano di avere solo morti e non più crescita e sviluppo.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto dopo aver appreso del naufragio avvenuto a circa 300 metri dalla costa di Dakhla, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale.
“Le immagini di migranti tragicamente morti nel deserto sono immagini che feriscono le nostre coscienze, non è pensabile un tale cinismo che lasci indifferenti”.
Queste le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato di non porre l’attenzione solamente sui numeri in crescita o decremento perché dietro a questi dati ci sono le vite delle persone che decidono di imbarcarsi in cerca di trovare una vita migliore.
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