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Duemilacento morti accertati, oltre duemilacinquecento dispersi, quattromila sfollati. Sono queste le cifre, di un bilancio ancora solo provvisorio, della devastante frana che ha seppellito il villaggio di Ab-e-Barik, nella provincia settentrionale di Badakhshan, in Afghanistan. Lo ha annunciato il governatore della provincia, Shah Waliwallah Adib. Tra le vittime vi sarebbero anche volontari e soccorritori accorsi dai villaggi vicini, travolti da un secondo smottamento avvenuto dopo una prima frana.
L’Unama ha precisato che il disastro è avvenuto nel distretto di Argo, una regione montagnosa al confine con Tagiskistan, Cina e Pakistan.
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I servizi dell’Onu continuano le operazioni di soccorso insieme alle autorità locali per recuperare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Ma il timore di una terza frana sta complicando la situazione, rallentando il penoso lavoro di recupero dei corpi, oltre che le più urgenti operazioni di soccorso.
Al lavoro partecipano anche unità dell’esercito afgano e della missione Isaf.