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Afghanistan, i talebani reintroducono la piena applicazione della Sharia

L’Afghanistan oggi ha visto la reintroduzione della piena applicazione della Sharia. La notizia arriva direttamente dalle autorità locali che hanno ritenuto la decisione necessaria.

Afghanistan, donne con il velo in pubblico – Nanopress.it

La situazione in Afghanistan sta peggiorando pericolosamente nelle ultime settimane. Il governo talebano ha introdotto pian piano restrizioni atte a isolare la donna quasi totalmente. Il gruppo islamico è tornato al potere nel 2019 dichiarando però pubblicamente che si sarebbe impegnato a governare il paese nel modo più corretto e senza i vecchi metodi coercitivi. La situazione è degenerata e la notizia di oggi innesca la paura di un ritorno alle mostruosità del passato.

Afghanistan, piena applicazione della Sharia

La notizia arriva all’Occidente come un tuffo nel tragico passato e il pensiero va immediatamente alle donne e alla loro condizione. La dignità così come la libertà femminile non esistono più e le privazioni sono andate via via aumentando negli ultimi mesi in Afghanistan, dove i talebani sono tornati a governare nel 2019 con la promessa che avrebbero adeguato la linee di condotta alle richieste dell’occidente.

Nonostante ciò il governo talebano è strettamente legato alle leggi della Sharia e ora ha deciso di reintrodurre la piena applicazione dell’insieme di leggi e norme che regolano la vita del popolo afghano e che spaziano dal comportamenti in pubblico, i luoghi che possono frequentare le donne, fino ad arrivare alle punizioni consigliate in caso di determinate accuse. La Sharia, inoltre, viene punita anche penalmente non soltanto moralmente.

Di recente sono stati introdotti diversi divieti, come per esempio il divieto di istruzione per le donne. Questa è una delle novità più discusse anche da parte delle autorità internazionali perché, oltre aa essere private del diritto all’istruzione, non possono presentarsi in pubblico senza lo hijab e senza un uomo della propria famiglia. In molte zone è richiesto direttamente il burqa che copre l’intero corpo femminile e non soltanto il capo. Ma i talebani hanno anche vietato l’ingresso alle donne nei parchi pubblici e nei luna park dato che sono ambienti misti.

La società talebana punta a isolare la donna senza darle alcun potere decisione su se stessa e tantomeno verso gli altri.

La questione ha sollevato l’attenzione delle autorità internazionali che stanno valutando la situazione. L’introduzione in Afghanistan della piena applicazione della Sharia fa si che tornino barbare  e crudeli punizioni fisiche.

Quali sono le pene

La piena applicazione della Sharia in Afghanistan riporta il paese a un momento già vissuto e tragico che accende anche una polemica internazionale, dicevamo. Ma quali sono le pene previste? Ecco, si va dall’esecuzione pubblica, per arrivare alla lapidazione e all’amputazione di arti. Qualcosa di disumano e violento che l’Occidente ha sempre contestato ai talebani che ma torna a minacciare la vita degli afghani.

Il portavoce dei talebani ha dichiarato sui social che le modalità su come punire gli accusati è stata spiegata da Mullah Akhundzada, ovvero è il leader supremo dei talebani che, però, non è mai apparso in pubblico.

Kabul, donne protestano per l’istruzione – Nanopress.it

Emerge appunto che si tratta di punizioni fisiche come fustigazioni e umiliazioni pubbliche fino alle morti più atroci. 

Il portavoce del ministero della prevenzione del vizio e della promozione della virtù, Mohammad Akif Sadeq Mohajir, ha affermato in merito alla nuova applicazione piena della Sharia:In molti luoghi le regole sono state violate. C’era mescolanza (di uomini e donne), l’hijab non è stato rispettato, ecco perché è stata presa questa decisione per ora”.

La decisione è presa e sarà applicata e la paura per le donne e per ciò che potrebbe accadere ora ha sollevato una questione internazionale che ha urgenza di essere trattata prima che la nazione sprofondi nel dolore e nella disperazione già vista.

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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