Il governo ha scelto per tre nomi ai vertici delle Agenzie Fiscali. Conferma per le Entrate e la guida del Demanio, cambia il direttore dell’Agenzia delle Dogane.
Tre scelte importanti durante il corso del consiglio dei ministri svoltosi stasera. Il governo ha deciso per due conferme e una new entri sul fronte vertici delle Agenzie fiscali. Al capo dell’Agenzia delle Entrate rimane Ernesto Maria Ruffini che aveva già guidato l’Agenzia tra 2017 e 2018, e ancora da gennaio 2020 fino ad oggi.
Il governo ha nominato i nuovi vertici delle Agenzie fiscali. A onor del vero l’unica novità ha riguardato solamente l’Agenzia delle Dogane e Monopolio, che perde Melena, mentre per Entrare e Demanio rimane tutto invariato. Ma andiamo con ordine.
Il consiglio dei ministri questa sera, 10 gennaio, ha deciso per la conferma appunto di Ernesto Maria Ruffini all’Agenzia delle Entrate. L’avvocato tributista 53enne ha ricoperto la carica già tra il 2017 e il 2018 durante il governo Renzi, poi ancora dal 2020 ad oggi con il Conte1 e Conte2 e la conferma di Draghi. Ruffini ha lavorato per anni presso lo studio di Augusto Fantozzi a Roma, ex ministro e commissario straordinario Alitalia; ha scritto anche diversi libri di economia tra cui “L’evasione spiegata da un evasore” insieme all’economista ed ex ministro Vincenzo Visco. Negli anni passati era stato l’amministratore delegato di Equitalia dal 2015 al 2017, voluto sempre da Matteo Renzi.
Alessandra Dal Verme è stato invece confermato alla guida del Demanio; per lui un passato nella Ragioneria dello Stato e la nomina risalente al governo Draghi a maggio del 2021.
L’unico cambiamento è quello delle Agenzie delle Dogane e Monopoli dunque. Marcello Milena è stato sostituito da Roberto Alesse, 58 anni, dopo essere stato nominato nel 2020 grazie alle pressioni del Movimento Cinque Stelle allora al governo – adesso all’opposizione. Alesse al momento è capo di gabinetto al ministero della Protezione Civile e Politiche del Mare.
Un cambio di dirigenti con i piedi di piombo dunque per il governo Meloni, che trova nel suo spoil System unica vittima Minenna, probabilmente per la sua vicinanza ai pentastellati.
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