Alcune fonti provenienti dal governo hanno rivelato che molto probabilmente, all’interno della prossima manovra, ci sarà anche un corposo pacchetto energia.
All’interno della prossima legge di bilancio sembrano essere previsti anche alcuni interventi molto importanti per quanto riguarda le bollette sia per le famiglie che per le imprese.
Pare che tra non molto si possa sfruttare un programma che vedrà un assorbimento di un quarto delle risorse messe a disposizione. Ciò che ne resta, ossia il 25%, sarà utilizzato per altre misure tra cui la Flat Tax sulle pensioni. In ogni caso si tratta di un argomento che dovrebbe essere affrontato quanto prima proprio perché i tempi sono sempre più stretti.
Sono questi giorni molto importanti durante i quali si stanno definendo le stime per quanto riguarda il deficit programmatico.
Questa è una situazione che sta avendo luogo attraverso l’aggiornamento della Nadef in cui si sta delineando sempre di più la data iniziale, il punto di partenza per la legge di bilancio.
Si fa riferimento quindi ad una cifra che parte da 10 miliardi e non va oltre ai 21 miliardi di euro.
Inoltre, qualsiasi sia il valore finale della manovra in questione, una cosa è certa: tre quarti della cifra stanziata verrà utilizzata da ciò che il governo Meloni ritiene come priorità.
Ovviamente si fa riferimento al pacchetto di aiuti indirizzato a famiglie ed imprese che si trovano in stretta difficoltà a causa del caro energia.
E’ questa una manovra in cui verrà dato largo spazio anche al cuneo il quale continuerà ad essere tagliato di due punti e alle pensioni.
Per quanto riguarda quest’ultimo argomento si sta cercando in ogni modo di evitare lo scalone per il primo giorno del 2023, si sta studiando addirittura un bonus per coloro che scelgono di andare in pensione dopo aver ragioni 63 anni.
Si sta studiando anche un aumento dei premi privati con punto percentuale diminuito al 5%, per fare in modo che il reddito disponibile delle varie famiglie possa crescere.
Si tratta di una misura che potrebbe far riferimento anche ai prodotti per l’infanzia proprio come ha affermato spesso il partito Fratelli d’Italia all’interno del loro programma.
Sembra essere quasi certa una modifica per quanto riguarda la norma inerente agli extra profitti.
Per questa sono state studiati due correttivi. Da una parte si pensa di modificare la base imponibile mentre dall’altra una soluzione potrebbe essere quella di alzare la percentuale del prelievo fino ad un massimo del 25%.
Inoltre è previsto anche l’aumento del prelievo in contante, un argomento su cui si discute ancora molto con il presidente.
Quest’ultimo infatti ci tiene a far aprire gli occhi al governo affermando “Oltre certi importi ormai non si paga più cash, a meno che non si tratti di attività illegali o di economia sommersa”.
Numerosi sono i dossier aperti sul tavolo del governo. E’ loro intenzione cercare di completare il tutto in tempi molto stretti.
Ed è proprio per questo motivo che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme a Giancarlo Giorgetti, titolare del MEF, si sono riuniti per fare insieme il punto della situazione e capire in che modo andare avanti.
Il cronoprogramma in questione ha inizio dall’integrazione della nota di aggiornamento del Def che il governo precedente è riuscito a realizzare soltanto in parte.
Si stanno ancora aspettando gli ultimi dati da parte dell’Istat del quadro programmatico inerente al PIL del terzo trimestre.
E’ molto probabile che in questa occasione si andrà a fissare un’asticella del deficit che parte da 1,6,9% fino ad un massimo del 4,5% del PIL.
Se si tiene in considerazione questa previsione, è probabile che per il prossimo anno si possa avere uno spazio per la manovra che si aggira fino ad un massimo di 20,8 miliardi di euro.
Il governo Meloni sembra essere inoltre intenzionato anche a dare il meglio di se stesso per aiutare le famiglie italiane contro il caro bollette.
Si sta cercando quindi in ogni modo di arricchire il decreto attraverso qualche misura più incisiva.
C’è chi pensa che si possa trattare di un secondo bonus di €150 che le famiglie italiane utilizzeranno nel prossimo mese, chi invece crede all’introduzione di uno scudo della durata di 6 mesi per quando riguarda la morosità incolpevole per coloro che non sono in grado di saldare le fatture delle bollette sia di energia elettrica che di gas.
Il tutto è ancora in atto anche se la speranza è quella di chiudere definitivamente questa manovra durante la prima metà del mese di novembre.
Di sicuro il tempo stringe se si pensa al fatto che all’impegno per il nuovo decreto in CDM si aggiungono anche gli altri impegni della nuova eletta presidente del consiglio la quale parteciperà a Sharm El Sheikh in occasione della Cop27 il 7 e l’8 novembre.
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