Gli aggiornamenti sulla guerra riportano che in primo luogo il cessate il fuoco deciso unilateralmente dalla Russia, non è stato rispettato da nessuna delle due parti. Inoltre a quanto pare alcuni missili ucraini hanno danneggiato una centrale nucleare situata nella zona del Donbass occupata dai russi.
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver colpito con dei missili due dormitori universitari, uccidendo circa seicento soldati ucraini. A quanto pare però si sarebbe trattato dell’ennesima fake news diffusa dalla Russia.
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato e confermato di aver colpito con alcuni missili dei dormitori universitari, situati nella città di Kramatorsk. A quanto pare i dormitori colpiti sarebbero il 28 e il 47, entrambi ospitanti un gran numero di soldati ucraini.
Infatti sulla base di ciò che è stato affermato dalle istituzioni russe, le vittime dell’attacco sarebbero circa seicento. L’attacco sarebbe stato generato come rappresaglia della strage di soldati russi avvenuta durante la notte di capodanno a Makiivka.
A quanto pare però Kiev e alcuni testimoni oculari hanno smentito totalmente la notizia. Infatti, sulla base di alcuni aggiornamenti riportati da Repubblica; alcuni residenti del posto hanno confermato il fatto che in realtà i missili russi sono atterrati fuori i dormitori, non colpendoli. E soprattutto che i luoghi in cui sono atterrati i missili erano completamente deserti.
Dunque fortunatamente l’attacco missilistico russo su Kramatorsk non ha causato alcuna vittima. Si tratta probabilmente dell’ennesima fake news diffusa dalle istituzioni russe.
Questo episodio di disinformazione è dovuto al fatto che, dopo la strage di militari a Makiivka, i cittadini russi accusarono le istituzioni di non essere in grado di proteggere i soldati inviati in Ucraina.
A quanto pare Mosca ha accusato l’Ucraina di sfigurare appositamente i cadaveri per accusare la Russia di torture. A riportarlo è stata l’agenzia internazionale di informazione russa Ria Novosti.
“I servizi speciali dell’Ucraina hanno preparato una provocazione su larga scala nella regione di Kharkiv aprendo le tombe in diversi cimiteri”.
Ha affermato il Ministero della Difesa russo.
Inoltre Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, durante una conferenza sulla sicurezza internazionale, ha affermato che l’unico modo per giungere ad una negoziazione di pace tra Russia e Ucraina è quello di continuare a sostenere Kiev con le armi.
In modo da rafforzare la sua presenza sul campo di battaglia e conseguentemente anche la sua posizione negoziale con Mosca. Dunque secondo Stoltenberg le armi sarebbero l’unica via per la pace.
Anche perché una vittoria della Russia rappresenterebbe un evento dannoso non solo per l’Ucraina, ma anche per tutta la comunità internazionale.
In quanto darebbe la conferma ad altri leader autoritari che con la forza armata possono ottenere tutto ciò che desiderano.
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