Un uomo ha aggredito il controllore sull’autobus ed è stato individuato grazie ai sistemi di Intelligenza Artificiale, è successo a Pescara.
Parliamo di un software per il riconoscimento facciale molto sofisticato, in grado di confrontare le immagini dei video catturati da un altro controllore presente sullo stesso messo ed elaborando poi una risposta efficace che ha condotto gli agenti a tracciare un profilo del sospettato. Si tratta di un 41enne kosovaro che, stando alle prime informazioni, non aveva il biglietto e non voleva incorrere in una sanzione, così ha aggredito il controllore in servizio sul bus e poi si è dato alla fuga, ma è stata breve proprio grazie alla tecnologia che hanno utilizzato i poliziotti.
I sistemi di Intelligenza Artificiale stanno entrando man mano nella nostra vita ma fra tenti pareri opposti e favorevoli, è importante sottolineare che stanno dando un buon contributo all’operato delle forze dell’ordine. Un esempio perfetto di questo aspetto lo abbiamo in merito alla vicenda che riportiamo oggi, avvenuta a Pescara in queste ore.
Su un autobus, un controllore stava svolgendo il suo lavoro quando a un certo punto la situazione è degenerata. Ha chiesto a un passeggero kosovaro di mostrare il titolo di viaggio ma questo ne era sprovvisto, così per evitare la multa lo ha aggredito e si è dato alla fuga. Tuttavia questa è durata poco perché proprio grazie a un software automatico di riconoscimento delle immagini, l’Intelligenza Artificiale è stata in grado di capire chi fosse il responsabile, tracciare un profilo e condurre i poliziotti all’arresto del soggetto.
Il 41enne è stato arrestato e denunciato per reati di lesioni aggravate, interruzione del pubblico servizio e violenza con minacce. A queste accusa si aggiunge anche l’omissione di soccorso.
L’episodio fa parte di una categoria di aggressioni di cui leggiamo molto spesso ma raramente entrano poi in gioco sistemi tecnologicamente avanzati per ricostruire i fatti. Fortunatamente in questo caso, oltre ai testimoni oculari, ovvero gli altri passeggeri all’interno del bus, c’era anche un altro controllore che indossava una body cam.
Da questa sono state estrapolate le immagini e poi analizzate con il software con integrata l’Intelligenza Artificiale. Le indagini condotte in questo modo hanno portato in breve tempo a identificare il 41enne. Il fatto risale al 9 agosto scorso ed è accaduto al terminal bus al centro di Pescara.
L’addetto al controllo dei biglietti della società Tua, che gestisce i trasporti a livello regionale, è stato colpito più volte da un uomo sprovvisto del biglietto, così come i 4 familiari che viaggiavano insieme a lui. Temeva una multa e così ha avuto questa violenta reazione sotto gli occhi di tutti gli altri passeggeri, che sono rimasti scioccati e impauriti.
A un certo punto il kosovaro ha dato un pugno al controllore appena sceso dal mezzo e poi è fuggito. Intanto sul posto arrivavano gli agenti, allertati dal suo collega, però l’aggressore già si era allontanato. Il ferito è stato trasportato in ospedale, dove i medici hanno riscontrato delle lesioni importanti e hanno stabilito la prognosi di un mese.
Un’esperienza traumatica per lui e sappiamo che episodi di questo genere possono avere epiloghi di gran lunga peggiori. Invece tutti sono sani e salvi, anche la sfortunata vittima del pestaggio tornerà preso al suo lavoro.
Mentre era ancora in cura nella struttura, gli agenti iniziavano con le indagini e la Scientifica si è concentrata sulla telecamera in dotazione all’altro controllore. Questa ha ripreso tutti i momenti dell’aggressione e il software Sari, programmato per il riconoscimento facciale, è stato in grado di confrontare queste riprese e capire chi era l’aggressore.
L’uomo, rintracciato poco dopo e denunciato per i reati descritti in precedenza, era già noto alle forze dell’ordine e foto-segnalato insieme ai suoi familiari, dettaglio che ha velocizzato ancora di più il suo ritrovamento.
L’Intelligenza Artificiale sta coadiuvando efficacemente sempre più mestieri, pensiamo ad esempio ai medici che la utilizzato per effettuare diagnosi più accurate. Dalle stime sono il 27% coloro che se ne servono e abbiamo visto come questi sistemi siano utili anche in altre professioni ugualmente importanti e rischiose, come appunto le forze dell’ordine e gli organi che giornalmente sono a contatto con il pubblico per adempimenti particolari, come appunto un controllore.
Sempre più spesso leggiamo di aggressioni in questo senso, all’interno di mezzi pubblici come autobus e treni. È importante garantire a queste persone condizioni di lavoro sicure ma anche tutelare i cittadini che invece sono corretti e rispettano le norme.
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