Verona: una baby gang – composta da giovani di massimo 15 anni – ha aggredito il giovane che si trovava in piazza: volevano rubargli il monopattino.
Un gruppo di giovani ha aggredito un ragazzo che si trovava all’imbocco di Via Roma, a Verona: le ragazzine volevano rubargli il monopattino. È venuta a crearsi una colluttazione che ha provocato diverse ferite al giovane, che è stato curato in ospedale. Picchiato anche un signore che è intervenuto per sedare l’aggressione.
I Carabinieri di Verona hanno arrestato due ragazze di 15 anni che sono accusate di aver picchiato e rapinato un ragazzo straniero.
Il fatto si è svolto a Verona: l’aggressione è stata compiuta dalle due giovani, insieme al loro baby gang. Intervenuto anche un passante per sedare lo scontro, anche se quest’ultimo è stato aggredito, a sua volta, dal gruppo di ragazze.
Dapprima, il gruppo ha rubato il monopattino al giovane straniero, che si trovava a via Roma quando è stato aggredito dalla baby gang. Il giovane ha riportato, in seguito, all’aggressione che è avvenuta sotto gli occhi di numerosi testimoni.
Le videocamere di sorveglianza hanno ripreso l’intero accaduto: i dispositivi tecnologici hanno permesso alle forze dell’ordine di individuare le due minori ed arrestarle.
Il ragazzo si trovava a Via Roma, quando è stato accerchiato dalle ragazze che lo hanno prima spintonato e insultato fino poi a malmenarlo. A guidare l’aggressione è stata una ragazza che le forze dell’ordine conoscono già da tempo e che definiscono la leader della banda.
La giovane – che è stata arresta insieme all’amica, anch’ella quindicenne – era già nota e segnalata a piede libero: entrambi ora dovranno rispondere di due accuse, ossia lesioni aggravate e rapina di gruppo.
Federico Sboarina, sindaco della città scaligera, ha affermato che hanno avuto un ruolo decisivo le videocamere installate sul posto, al fine di individuare, in poco tempo, le responsabili del violento gesto.
Per il primo cittadino, sarebbe utile e doveroso sottoporre i minori che si macchiano di tali reati ai lavori socialmente utili, al fine di permettere a questi “ragazzi di imparare il rispetto per gli altri e la propria città“.
Le ragazze minori – responsabili dell’accaduto – rischiano un daspo urbano, richiesto dall’amministrazione comunale di Verona, al fine di inviare un messaggio chiaro ai giovani per far capire che tali gesti possono e devono essere puniti.
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