[videoplatform code=”1415615588248546094643c8b1″]
Sono 10 gli antagonisti denunciati dalla Digos di Bologna per l’aggressione al leader della Lega Nord Matteo Salvini, avvenuta a Bologna davanti al campo sinti di via Erbosa. Sono tutti italiani, hanno tra 19 e 28 anni, sono stati denunciati per violenza privata in concorso e (in tre casi) per danneggiamento. Tre, invece, gli anarchici afferenti all’aula C autogestita di Scienze politiche denunciati per l’aggressione al giornalista del Resto del Carlino Enrico Barbetti, avvenuta nella stessa mattinata: hanno 35, 24 e 23 anni, e sono stati deferiti per ingiurie e violenza privata. Nel primo caso il cerchio pare chiuso, nel secondo invece le indagini vanno avanti per l’individuazione del gruppo di aggressori al completo.
Sono tutti vicini al collettivo Hobo, quasi tutti studenti, tutti italiani (di Bologna, Genova, La Spezia, Termoli, Catanzaro, Salerno, Padova e Piove di Sacco nella stessa provincia veneta) i dieci giovani denunciati dalla digos di Bologna per l’aggressione al segretario della Lega Matteo Salvini e al suo staff. Quella della questura bolognese è stata un’inchiesta lampo, fatta essenzialmente di foto e filmati, e ha permesso di raggiungere un risultato che, hanno detto in conferenza stampa il questore Vincenzo Stingone e il dirigente della digos Salvatore Calabrese, in pratica chiude il cerchio delle indagini: “Esprimo apprezzamento per gli uomini della digos – ha detto Stingone – che nonostante le intemperie hanno lavorato con serenità, cominciando immediatamente e ottenendo un risultato evidente“. Sono nati tra l’86 e il ’95 i denunciati, qualcuno ancora sconosciuto alle forze di polizia e altri invece già noti, alcuni con denunce per fatti avvenuti in manifestazioni cittadine.
“Conosciutissimi” invece sono stati definiti i tre che oltre che di violenza privata in concorso (il reato contestato a tutti) sono accusati anche di danneggiamento e porto abusivo di oggetti atti ad offendere: sono i tre (due bolognesi di 20 e 23 anni, un parmense di 22) che, rispettivamente con cinghia, casco e un oggetto non identificato hanno danneggiato il lunotto e la carrozzeria della Volvo su cui viaggiavano Matteo Salvini, il candidato presidente Alan Fabbri e altre due persone, che avevano intenzione di far visita al campo sinti di via Erbosa. Arrivata senza scorta, la delegazione, attesa da un folto gruppo di manifestanti, era stata affrontata da alcuni attivsti: l’auto aveva provato per poi accelerare urtandone alcuni, e a quel punto i manifestanti avevano danneggiato la Volvo. La Lega intanto non ha ancora presentato denuncia, mentre un’interpellanza è partita dal gruppo del Carroccio in Senato. Il collettivo Hobo per ora non commenta, Salvini su Facebook scrive: “Bene, grazie alla polizia: secondo voi ora ci sarà un giudice pronto a condannarli?“.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…