Sono stati arrestati i colpevoli dell’aggressione a Nicolò Pirlo, sarebbero i membri di una baby gang.
Da tempo gli inquirenti sospettavano che ci fosse una baby gang dietro al gesto e ora questi minorenni sono stati incastrati da un altro reato, che ha portato al loro fermo e agli accertamenti che poi hanno evidenziato il loro coinvolgimento nei fatti denunciati dallo stesso figlio dell’ex calciatore juventino.
Era il 17 febbraio quando sui social Nicolò Pirlo, figlio dell’ex calciatore Andrea, ha denunciato un’aggressione avvenuta a Torino, mentre era in macchina con un amico.
Un gruppo di ragazzi si avvicina con l’intento di entrare in auto ma non riuscendoci, cominciano a inveire con insulti, sputi, calci e oggetti lanciati verso quest’ultima. Il tutto è stato documentato con un video proprio dal giovane che dopo un breve percorso nel calcio ha deciso di avviare un suo progetto che prevede di unire le maglie da calcio alla moda di tutti i giorni, creando un brand che spera possa essere apprezzato.
Nel frattempo però conduce la sua vita di normale 19enne e quella sera stava semplicemente uscendo con un amico. Il primogenito di Andrea Pirlo e Deborah Roversi ha filmato chiaramente un gruppo di 4 persone mentre con fare minaccioso si avvicinavano all’auto ma non riuscendo a entrare si sono poi allontanate fra minacce e insulti vari.
Impossibile identificarli dal momento che avevano un cappuccio calato sulla testa e comunque l’illuminazione era scarsa.
Sono scene terribili che purtroppo si verificano sempre più spesso a causa del fenomeno delle baby gang.
I Carabinieri si sono subito mobilitati per cercare di rintracciare i responsabili del gesto, i quali accorgendosi di essere ripresi hanno controllato bene di essere coperti per non venire riconosciuti.
Dopo giorni di indagini, le forze dell’ordine hanno arrestato due minorenni nell’ambito dei servizi di controllo per contrastare territorialmente proprio il fenomeno delle baby gang.
Questa è stata la prima pista seguita dagli agenti e in effetti si è rivelata essere quella giusta, tuttavia c’è da dire che era molto difficile identificare gli aggressori ma sono stati loro stessi a dare una mano alle indagini, infatti hanno compiuto un altro reato per il quale sono stati fermati.
In realtà dei 4 che si vedono nel video solo 2 sono stati arrestati, si tratta di un italiano già sottoposto a daspo urbano e un marocchino, bloccati dopo ave rapinato un coetaneo facendosi consegnare il telefono, con diverse minacce.
Così è scattata la denuncia di coloro che invece stavolta erano ben visibili in volto e così i Carabinieri sono risaliti a loro e dagli accertamenti è emerso che sono responsabili di altri furti, sia compiuti che tentati.
Fra questi fatti è emerso anche quello ai danni di Nicolò e del suo amico.
Trattandosi di minori è intervenuto anche il Tribunale apposito, ora gli inquirenti li stanno indagando per capire chi sono gli altri complici del gesto verso Pirlo e chiarire la loro posizione nell’attesa che vengano confermate le ipotesi di reato nei loro confronti.
Ma davvero non possiamo più essere padroni di uscire la sera per la paura di essere attaccati da bande di minorenni? Sembra essere così in molti contesti urbani e molti parlano di microcriminalità organizzata.
Secondo alcuni esperti i fattori che scatenano gli atti violenti verso altre persone o di danneggiamento verso obiettivi diversi come monumenti, strutture e automobili, dipendono dal contesto familiare e ambientale dove vivono questi giovani.
Nella maggior parte dei casi questi crescono senza un sostegno affettivo adeguato o figure di riferimento che possano orientarli verso un’educazione sociale.
Altre teorie sono discordanti da questa e vogliono che i ragazzi scelgano volontariamente di avvicinarsi a questo mondo criminale che trova nelle ore notturne il massimo apice dell’attività, per trarre vantaggi in termini di soldi ma anche di autostima.
Ad ogni modo, le modalità di approccio delle baby gang seguono uno schema preciso, infatti c’è un primo contatto con la vittima con cui poi nasce una lite e dall’iniziale violenza verbale si arriva a quella fisica, come abbiamo visto nel video di Pirlo, anche se realtà simili avvengono ovunque e ai danni di chiunque e non tutti riescono a testimoniare come ha fatto lui.
Le forze dell’ordine lottano ogni giorno per prevenire questa piaga della società le cui statistiche danno davvero paura, infatti il numero delle aggressioni cresce sempre di più e non fa differenza per quanto riguarda gli obiettivi, i quali possono essere infrastrutture, abitazioni, persone, auto, esercizi commerciali e molto altro.
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