Aggressione a Roma: donna minacciata con due siringhe da un tossicodipendente

Roma Anagnina

(Immagine via Commons.Wikimedia, licenza CC senza modifiche)

Attimi di paura a Roma, alla stazione Anagnina: una donna è stata aggredita da un tossicodipendente armato di due siringhe, con cui pochi minuti prima si era iniettato della cocaina in forma liquida: ‘Dammi tutto o ti pungo’, ha minacciato il malintenzionato. Un istante dopo si è scagliato contro la vittima e l’ha picchiata ferocemente.

La terribile vicenda si è consumata presso il capolinea della metro A della Capitale: il tossicodipendente aveva soltanto un obiettivo in testa, rapinare la donna, e l’ha fatto con le uniche armi a sua disposizione. Poi però la situazione è degenerata ed è passato ai calci e ai pugni in pieno volto. L’uomo ha in seguito scaraventato la vittima sul cofano dell’auto e le ha strappato la borsa, per poi dileguarsi nella campagna circostante.

La fortuna ha voluto che proprio negli attimi dell’aggressione, passasse da quelle parti una pattuglia della polizia locale dell’U.S.D.P.A, Unità di supporto al Dipartimento Politiche abitative, la quale accortasi della situazione è immediatamente intervenuta. Gli agenti hanno bloccato l’uomo e lo hanno subito arrestato.

L’aggressore si chiama Alessandro T., ha 40 anni ed è in cura per la sua tossicodipendenza presso il sert di Frascati. L’arrestato è stato poi portato in ospedale, dove è sotto controllo costante, in attesa del processo per direttissima, che potrebbe svolgersi già domattina. L’uomo, un pluri-pregiudicato, è accusato di rapina aggravata, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

‘Questo intervento dimostra la presenza della Polizia Locale sul territorio e testimonia la professionalità dei nostri agenti a garanzia della sicurezza dei cittadini’, ha dichiarato il Comandante Generale, Diego Porta.

Anche la donna, 25 anni, in stato di shock è stata trasportata al Policlinico Casilino: ha riportato lesioni superficiali, come escoriazioni al viso e al ginocchio, tuttavia è ancora in attesa di sottoporsi a una serie di accertamenti mirati, considerato che il suo aggressore è un tossicodipendente, affetto da epatite B.

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