Aveva aggredito il marito di Nancy Pelosi, la speaker della Camera del Governo degli Stati Uniti. Lo aveva aggredito a colpi di martello, nel giro di poco tempo è stato catturato ed ora è accusato di tentato omicidio.
L’aggressore ora rischia fino a 50 anni di carcere. Il suo intento, forse, non era quello di colpire il marito della Pelosi, ma lei stessa.
Ancora alcuni tratti da chiarire sull’aggressione al marito di Nancy Pelosi avvenuta poco tempo fa. Quello che è certo, però è che la polizia ha immediatamente individuato e rintracciato un 42enne e le accuse che cadono su di lui lo porterebbero a restare in carcere per quasi 50 anni.
Lui si chiama David Depape e le accuse contro di lui sono davvero pesanti. A livello federale, l’uomo era già stato accusato di tentato omicidio ma, soprattutto, di sequestro, cosa ancora più grave. Al momento rischia di restare in carcere dai 13 anni sino all’ergastolo.
Una vicenda molto particolare quella che si è consumata in casa Pelosi qualche tempo fa. L’aggressore si è introdotto furtivamente nella casa della speaker della Camera con un intento ben chiaro: quello di sequestrarla. Ma, al suo posto, si è trovato davanti il marito della Pelosi. Alla domanda che le ha rivolto, ovvero dove si trovasse sua moglie, Paul Pelosi ha risposto che lei non era in casa.
A questo punto, l’intento del 42enne è diventato ancora più chiaro: se voleva attuare definitivamente il suo piano di sequestro, doveva attendere il ritorno della sua vittima predestinata. C’era, però, un intoppo davanti, suo marito. Per questo motivo, lo ha aggredito a colpi di martello.
Il martello, infatti, era l’arma che l’aggressore 42enne si era procurato per colpire la stessa Pelosi. Voleva infatti “romperle le ginocchia” (questa è stata la ricostruzione dei fatti) per costringerla a dire la verità (a detta dell’aggressore) su tutte le bugie dette in questi anni dai parlamentari democratici, ma anche per dimostrare agli altri membri del Congresso che possono esserci delle conseguenze alle loro azioni.
L’aggressore era arrivato a casa Pelosi armato, non solo di martello, ma anche di fascette da elettricista e di nastro adesivo, per immobilizzare al meglio la sua vittima. Introducendosi a casa Pelosi, il 42enne è salito fino all’ultimo piano, dove il marito dormiva e ha chiesto di Nancy. Anche se l’uomo aveva risposto che la moglie non sarebbe rientrata se non prima di qualche giorno, il 42enne ha detto “che l’avrebbe aspettata comunque”.
Stando a quanto dichiarato alla polizia al momento del suo arresto, il 42enne ha spiegato ogni passaggio del suo intento di aggredire la Pelosi, dalla rottura delle ginocchia, sino al sequestro. Purtroppo però, a farne le spese è stato il marito della speaker, il quale è stato poi aggredito a martellate dal 42enne. Paul Pelosi è stato, poi, soccorso, portato in ospedale ed operato per le ferite riportate.
Il 42enne, ora, come dicevamo, rischia dai 13 anni di carcere all’ergastolo per il gesto compiuto.
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