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AIDS, infezioni in crescita: risultati dello studio ‘Drive-Forward’

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Grazie a terapie innovative negli ultimi anni sono calati i decessi per AIDS, ma i contagi tendono all’aumento con quasi 2 milioni di nuove infezioni ogni anno nel mondo. La lotta alla malattia sembra essere passata in secondo piano, pericolosamente, per questo aumentano i contagi e l’obiettivo Onu di bloccare l’epidemia di Aids entro il 2030 sembra lontano, anche perché di Aids si parla sempre meno.

Alla 22esima Conferenza mondiale sull’Aids che si è tenuta ad Amsterdam gli scienziati hanno lanciato l’allarme sul pericolo della nuova diffusione di AIDS nel mondo.

Tra gli studi presentati all’appuntamento internazionale il ‘Drive-Forward’ di fase III, presentato da Msd, che valuta il profilo di efficacia e sicurezza della doravirina (Dor) – molecola di nuova generazione della classe degli inibitori non nucleosidici della transcrittasi inversa – in combinazione con altri agenti antiretrovirali, per il trattamento dell’Hiv nei pazienti adulti naive alla terapia antiretrovirale.

Lo studio, che ha coinvolto 766 pazienti randomizzati in due gruppi, ha messo a confronto chi ha ricevuto doravirina e chi ha ricevuro la combinazione di darunavir+ritonavir, entrambi in associazione con due analoghi nucleosidici della trascrittasi inversa (Tdf/Ftc o Abc/3tc).

I dati evidenziano come il 73,1% dei pazienti trattati con una dose giornaliera di doravirina per 96 settimane abbia raggiunto la soppressione della carica virale (inferiore alle 50 copie/mL) a fronte del 66% dei pazienti trattati, nello stesso periodo, con una dose giornaliera di darunavir in combinazione con ritonavir. Rispetto alla combinazione darunavir + ritonavir, doravirina ha mostrato anche un miglior profilo lipidico.

Grazie alle terapie – si legge in una nota di Msd – è oggi possibile convivere con il virus ma esistono ancora molti bisogni terapeutici da soddisfare, legati alle caratteristiche cliniche e personali di ciascun paziente. La ricerca Msd si sta muovendo proprio in questa direzione: verso trattamenti maneggevoli e ben tollerati nel lungo periodo, che siano non solo efficaci ma che si adattino anche alle necessità dei pazienti con l’avanzare dell’età o che debbano fronteggiare patologie concomitanti, anche molto comuni, come l’ipercolesterolemia.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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