L’ennesimo scandalo travolge un esponente della politica italiana, attualmente sottosegretario del Ministero del Lavoro. Stiamo parlando di Claudio Durigon. La stessa “storia” per una casa, come accadde per Claudio Scajola.
Affitto a spese altrui, poi l’acquisto della casa stessa a prezzi stracciati per la zona dove si trovava. Vediamo e cerchiamo di capire di cosa si tratta.
Durigon e una casa acquistata
Non è nuovo a scandali e a polemiche che lo vedono come protagonista. Lui, Claudio Durigon, esponente della Lega e, attualmente, sottosegretario al Lavoro. Già una volta era stato costretto a dare le sue dimissioni dall’incarico politico che aveva per aver proposto la cancellazione dei nomi di Falcone e Borsellino da un parco della città di Latina, per lasciare spazio (e re intitolarlo poi) ad Arnaldo Mussolini.
Era, poi, finito anche in un’altra polemica perché aveva coinvolto gli alunni di quattro scuole pontine in un evento della Lega e aveva definito questi ragazzi “i suoi balilla”. Ora eccolo protagonista di una nuova vicenda – scandalo: quella di una casa, alla stessa maniera quasi, di un altro esponente politico, Claudio Scajola.
La storia è iniziata lo scorso 23 giugno quando Durigon ha acquistato una casa dall’Enpaia, l’ente di previdenza per gli impiegati in agricoltura. Una casa a Roma, con uno sconto del 30%, sconto previsto per gli inquilini che avevano un contratto di locazione da oltre 36 mesi. Formalmente, però, l’appartamento era in affitto all’Ugl, sindacato di cui Durigon è stato segretario fino al 2018.
“Io sono entrato in quella casa nel novembre 2017, ma da quando sono diventato parlamentare, nel 2018, mi sono fatto carico dell’onere dell’affitto, circa 1.750 euro al mese” – ha specificato Durigon in un’intervista. Sta di fatto che, al momento, la cosa non è stata confermata né dall’Ugl né dall’Enpaia.
A dire la sua è proprio l’ente degli impiegati agricoli: “L’Ugl ha pagato l’Enpaia per l’affitto di quell’immobile, fino a gran parte del 2022. Non so se poi Durigon li abbia restituiti all’Ugl. Questo dovete chiederlo a lui” – spiega Roberto Diacetti, direttore generale di Enpaia.
L’appartamento era dell’Enpaia: conflitto di interessi?
Le cariche che Durigon ha ricoperto sono state varie, sia con il primo Governo Conte che con il Governo Draghi. Fino alla scelta, nuovamente come sottosegretario al Lavoro, con il Governo Meloni. Ed è proprio il Ministero delle Finanze e quello del Lavoro che controllano anche l’Enpaia. Un conflitto d’interessi? Apparentemente la vicenda si presenta molto più complessa di quello che sembra.
Durigon si è stabilito nell’appartamento in questione, sito in zona Camilluccia, già fra il 2018 e il 2019 e avrebbe iniziato a ristrutturare l’appartamento, sapendo che c’era la possibilità di acquistarlo. Una ristrutturazione di lusso: “Tutti nel partito sapevamo di quell’immobile. C’è stato anche Matteo Salvini” – afferma un ex esponente della Lega, rimasto anonimo.
Nel marzo 2020, l’Enpaia ha affidato l’incarico per le linee guida su affitti e vendite a tale Francesco Scacchi, avvocato. Poi l’ente, sempre nel marzo 2020, ha deciso per la vendita di alcuni immobili, fra cui quello di via Cortina d’Ampezzo (dove abitava Durigon). Nel 2021, invece, vengono approvate le linee guida, “prevedendo che l’acquisto potesse essere fatto anche dai conviventi dei titolari del contratto di locazione”.
La soluzione che non convince la politica
Durigon aveva risolto il suo problema. Il 23 giugno scorso, la compagna di Durigon e lo stesso esponente politico, hanno acquistato. La donna, Alessia Botta, è proprietaria dell’immobile al 90% ad oggi. “Sono tutte sciocchezze. Non c’è stato nessun favoritismo. Ho pagato quello che hanno pagato tutti. Neanche ho questa forza economica, ho pure dovuto fare un mutuo” – si difende Durigon.
Ma non è stato il solo. Lo scorso 14 dicembre, sempre alla Camilluccia, un altro immobile Enpaia è stato acquistato, con il 30% di sconto, dall’attuale candidato alle regionali nel Lazio, per il centro destra, Francesco Rocca.
Un caso politico che sembra non finire qui.